Si ‘autoaccusano’ di furto per evitare la condanna per ricettazione

17 novembre 2023 | 16:47
Share0
Si ‘autoaccusano’ di furto per evitare la condanna per ricettazione

La Cassazione ha respinto il ricorso dei difensori di una coppa di ladri: confermati i cinque anni di re

Si “autoaccusano” di furto per evitare un’ulteriore condanna per ricettazione.

La Cassazione ha respinto il ricorso di due uomini, un 45enne e un 34enne, con una sentenza emessa il 24 ottobre scorso, che ha confermato la condanna a cinque anni di reclusione e una multa di 3600 euro per entrambi.

La condanna riguardava vari reati, compreso il furto in abitazione in concorso, ma il ricorso si è focalizzato sull’accusa di ricettazione, per rendere almeno meno severa la pena. La difesa degli imputati davanti alla Cassazione ha sostenuto che la qualificazione giuridica del fatto contestato fosse errata. Ma i giudici dell’ultimo grado di giudizio hano respinto l’argomentazione, evidenziando la mancanza di prove concrete del fatto che i beni trovati nel possesso degli imputati rientrassero nel bottino dei beni rubati e non fossero invece stati acquistati da terzi e provento di un furto non commesso dagli stessi.

La difesa ha sollevato anche questioni sulla motivazione e sulla confisca dei beni sottoposti a sequestro probatorio, ma la Corte ha respinto anche tali contestazioni.

In conclusione, la Corte ha dichiarato inammissibili i ricorsi, condannando i ricorrenti anche al pagamento delle spese processuali e a una somma di 3mila euro ciascuno a favore della Cassa delle ammende.