Agente aggredito a pugni e colpi di bastone nei tafferugli al Porta Elisa: arrivano gli indennizzi

L’ex ispettore oggi in quiescenza ha ottenuto dal giudice del lavoro il riconoscimento dello stato di ‘vittima del dovere’: era intervenuto a soccorrere un collega durante gli scontri dopo Lucchese-Spezia del 1989
Era stato colpito con bastoni e pugni da ultras dello Spezia, durante tafferugli scoppiati nei pressi dello stadio Porta Elisa, dopo una partita con la Lucchese nel 1989: ora, il giudice del lavoro di Lucca ha riconosciuto all’ispettore della polizia, oggi in quiescenza, lo status di ‘vittima del dovere’, condannando il ministero dell’Interno ad erogare al poliziotto che ha riportato un’invalidità del 7% a seguito di quell’episodio, una serie di emolumenti tra cui 2.000 euro per ogni punto percentuale di invalidità, ovvero 14.000 euro, oltre alla rivalutazione Istat e il pagamento gli interessi sulle somme rivalutate. Così ha deciso il giudice Alfonsina Manfredini, accogliendo il ricorso presentato dall’ex agente scelto contro il diniego da parte del ministero.
Il giudice ha stabilito che al poliziotto dovrà essere applicata anche l’esenzione del pagamento di ticket per ogni tipo di prestazione sanitaria, oltre al riconoscimento dei benefici in materia di assunzioni dirette e di borse di studio, insieme alla rivalutazione delle percentuali di invalidità, già riconosciute e indennizzate e il riconoscimento del diritto all’assistenza psicologica a carico dello Stato. Accogliendo le richieste del ricorrente, il giudice gli ha anche accordato anche il beneficio dell’esenzione dall’imposta di bollo, relativamente ai documenti e agli atti delle procedure di liquidazione dei benefici, nonché a quello dell’esenzione dell’erogazione delle indennità da ogni tipo di imposta e l’esenzione Irpef di tutte le pensioni spettanti al ricorrente.
Secondo quanto aveva sostenuto, attraverso gli avvocati Lorenzo Nannipieri e Margherita Baldi, il poliziotto era intervenuto a soccorrere un collega da un’aggressione da parte di diversi tifosi spezzini che si erano poi avventati contro di lui, procurandogli la frattura composta del quinto metacarpo, per quale era dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso e all’applicazione del gesso per 30 giorni. Gli scontri erano stati piuttosto accesi, visto che la Lucchese aveva ‘fermato’ la promozione in serie A de La Spezia. Dopo le cure e la convalescenza gli era stata riconosciuta una invalidità del 7 per 100, come da relazione medica.
Tuttavia, l’istanza per il riconoscimento dello status di ‘vittima del dovere’ e per l’erogazione dei conseguenti benefici presentata l’11 gennaio 2019, era stata dichiarata ‘improcedibile’ in quanto ritenuta tardiva dal ministero, che aveva obiettato che ne erano decorsi i termini prescrizionali.
Secondo il giudice, invece, il poliziotto “ha subito il trauma da cui è derivata l’invalidità permanente nell’espletamento delle sue funzioni di agente scelto”, aggiungendo che “l’invalidità è effetto diretto di lesioni riportate in conseguenza di eventi verificatisi nello svolgimento di un servizio di ordine pubblico allo stadio di Lucca”. Il ministero è stato condannato anche a pagare le spese di lite.