Esplode un colpo di fucile in aria e minaccia la moglie: “Prima o poi sparo a qualcuno”. Il Tar conferma la revoca del porto d’armi

18 novembre 2023 | 09:01
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Esplode un colpo di fucile in aria e minaccia la moglie: “Prima o poi sparo a qualcuno”. Il Tar conferma la revoca del porto d’armi

Respinto il ricorso presentato dall’uomo. A metterlo nei guai le dichiarazioni fatte dalla coniuge ai carabinieri

“Prima o poi sparo a qualcuno”. Sono le parole che avrebbe pronunciato l’uomo, residente in provincia di Lucca, di fronte alla moglie, con la quale c’erano continui litigi. Parole che, raccontate ai carabinieri, erano alla base di un provvedimento di divieto di detenzione di armi e munizioni nei confronti del marito irascibile. Ma c’è anche un altro episodio che avrebbe convinto gli inquirenti ha revocare il porto d’armi all’uomo. Con il suo fucile, sostiene l’accusa, era uscito di casa, sparando in aria un colpo dopo l’ennesimo litigio. Solo l’intervento di un vicino era riuscito a calmarlo, sostengono i carabinieri che nel 2021 avevano proceduto con il provvedimento.

Contro quella misura, il diretto interessato ha fatto ricorso al Tar contro il ministero dell’interno, per il provvedimento firmato dalla prefettura di Lucca, sulla base delle circostanze contestate da carabinieri e procura all’uomo. Che, attraverso i suoi legali, aveva sostenuto eccesso di potere per carenza di presupposti, travisamento dei fatti ed eccesso di potere per assoluto difetto di istruttoria e per difetto della motivazione, alla base del divieto stesso.

Di diverso avviso la prefettura che aveva ritenuto la condotta dell’uomo “sulla base dei fatti accertati”, “oggettivamente carente sotto il profilo della irreprensibilità” e quindi non ‘affidabile’ nell’uso delle armi. I giudici del tribunale amministrativo regionale hanno dato ragione all’ufficio territoriale del governo, respingendo il ricorso.