Tronca superconsulente di Lucca Holding, esposto alla Corte dei Conti

24 novembre 2023 | 08:46
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Tronca superconsulente di Lucca Holding, esposto alla Corte dei Conti

I consiglieri del Pd Raspini e Alfarano: “Troppi aspetti non chiari sull’affidamento dell’incarico da 140 mila euro”

L’incarico da consulenza per Lucca Holding all’ex prefetto di Lucca, Francesco Paolo Tronca, finisce alla Corte dei Conti. L’opposizione ha infatti inviato l’esposto alla magistratura contabile, mettendo nel mirino il compenso da 140mila euro.

A portarlo avanti e sottoscriverlo i consiglieri comunali del Pd, Francesco Raspini e Enzo Alfarano. 

“Ci sono molte cose che non tornano in questa consulenza e nell’affidamento di questo incarico – spiegano i consiglieri -, per questo abbiamo deciso di andare fino in fondo. Due mesi fa abbiamo denunciato quello che secondo noi è un atto illegittimo, orchestrato di nascosto, senza comunicazione a supporto e senza alcuna spiegazione da parte del sindaco Pardini: una consulenza da 140mila euro affidata utilizzando erroneamente dei presupposti normativi, cioè il codice degli appalti, secondo noi non applicabili al caso di specie dato che stiamo parlando di una consulenza e non di un vero e proprio servizio”.

“Tutto questo – sostengono Raspini e Alfarano – al solo fine di poter perfezionare un affidamento diretto senza richiedere i preventivi imposti dai regolamenti interni della Lucca Holding, per una figura del tutto sovrapponibile a quella già esistente del presidente di Lucca Holding stessa e peraltro la cui indubbia caratura professionale non sembra però essere coerente con le questioni che l’amministrazione si propone di sottoporgli. O in ogni caso non al punto da escludere in radice la verifica di altri profili, come ci hanno fatto notare alcuni professionisti locali assai perplessi su questa procedura.
Di qui la necessità di convocare la commissione controllo e garanzia per far emergere la questione e approfondirla: in particolare ci sono aspetti sia sul piano tecnico procedurale che su quello prettamente di sostanza che non tornano”.

“Peraltro – spiegano – se proprio si riteneva che la partecipazione alla vita comunale del professor Tronca fosse così indispensabile magari perché Ministro dell’interno in pectore del mai nato governo Cottarelli (così ci ha detto Pardini, anche se confessiamo di non aver capito cosa c’entrasse) lo si poteva nominare direttamente alla guida della Holding così evitando di pagare due stipendi per due ruoli sovrapponibili”.

“Inoltre, le risposte che ci sono state fornite anche in sede di commissione controllo e garanzia – continuano – sono state del tutto insufficienti e molto evasive, al punto da convincerci che l’atto della Holding dovesse essere ritirato. Abbiamo quindi scritto al presidente di Lucca Holding, Porciani, facendogli notare le anomalie che rendevano necessaria la revoca l’incarico a Tronca in autotutela. Aggiungendo anche che in assenza di risposte o motivazioni avremmo proceduto ad adire la Corte dei Conti: non abbiamo più saputo niente e così abbiamo mandato un esposto molto corposo alla Corte dei Conti, arricchito anche da due elementi alquanto singolari”.

“Abbiamo infatti riscontrato che, per ottenere la consulenza da Lucca Holding, il prof Tronca abbia dichiarato l’esistenza di due incarichi precedenti conferiti da altri enti che però sembrano non avere granché a che vedere con l’esperienza richiesta da Lucca Holding per questa consulenza – sostengono Raspini e Alfarano -. Ci ha colpito scoprire attraverso la consultazione delle sezioni amministrazione trasparente degli enti affidanti (cosa che avrebbe potuto fare anche Porciani prima di affidare l’incarico o magari prima di venire in Commissione a riferire) che di uno di questi è un semplice patrocinio legale per un giudizio ex art 700, mentre dell’altro non si trova traccia sul sito istituzionale dell’ente in questione. Per carità, siamo certi che sia tutto in regola e che quel che non abbiamo trovato noi verrà trovato e analizzato dagli organi competenti che a questo punto avranno la possibilità di fare chiarezza”.