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Real Academy Lucca, Polonia: “Faremo valere le nostre ragioni”

25 novembre 2023 | 16:03
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Real Academy Lucca, Polonia: “Faremo valere le nostre ragioni”

Il presidente dopo il blitz della municipale all’impianto: “Ancora una volta Barsanti ha evitato il confronto con i genitori: nessuno della parte politica si è fatto vedere”

All’indomani del blitz della polizia municipale di Lucca, all’impianto di San Cassiano a Vico, il Real Academy Lucca passa all’attacco, sostenendo la correttezza del proprio operato e la volontà di attendere il pronunciamento di merito del Tar. Il presidente, Claudio Polonia, non ha mancato di attaccare l’amministrazione comunale, in particolare per l’assenza della parte politica ieri pomeriggio (24 novembre).

L’assessore Barsanti anche questa volta – afferma il presidente Polonia – non si è curato minimamente di presenziare, rifiutando ancora una volta il confronto con i genitori. Nessuno era presente dalla parte politica (né maggioranza, né opposizione): peccato, un’occasione sprecata (sia da un lato, che dall’altro) per dare qualche risposta, magari concreta, ai cittadini, che poi sono gli stessi ai quali cercheranno i voti in sede elettorale”.

“Gli uffici comunali – prosegue Polonia – hanno dichiarato in quella sede che ‘chi lavora in un ufficio pubblico deve far rispettare la legge, altrimenti sarebbe imputabile. Bisogna essere precisi sulle cose pubbliche’. Un’affermazione che ci lascia alquanto perplessi e ci chiediamo: ma questa cosa vale solo per la Real Academy? O dovrebbe valere per tutti? Questa cosa vale solo per noi e adesso? Oppure doveva valere per tutti e da sempre? Gli uffici comunali hanno dichiarato di dover far rispettare le leggi, ma a noi hanno consegnato un impianto che abbiamo scoperto (solo dopo) risulta essere non conforme, in quanto privo di conformità urbanistico-edilizia; un impianto che abbiamo scoperto (solo dopo) risulta essere diverso rispetto a quello rappresentato sulle planimetrie e messo così a bando all’epoca della gara per la concessione”.

“Hanno dichiarato – prosegue Polonia – che bisogna essere precisi sulle cose pubbliche, ma quasi tutti gli altri impianti sportivi concessi alle altre società lucchesi risultano non conformi sotto vari aspetti: sia urbanistico- edilizi, sia sotto l’aspetto del possesso delle certificazioni di legge, sia dal punto di vista della sicurezza. E non ci vengano a dire che non sono in grado di individuare chi abbia commesso gli abusi, perché i mezzi e gli strumenti tecnologici oggi lo permetto. Esistono le aerofotogrammetrie. Sarebbe semplice utilizzare questi mezzi ed essere davvero precisi, per usare un termine utilizzato da loro. Oppure questa ‘precisione’ e questo ‘dover fare rispettare la legge’ è rivolto solo alla nostra società? La ‘precisione’ ed il ‘dover far rispettare le leggi’ stanno forse nei soli 7 giorni che ci sono stati concessi per il ripristino dello stato dei luoghi prima della consegna delle chiavi? Ma, ci chiediamo: come potrebbe la Real Academy, in soli sette giorni, liberare l’impianto? Quando ci son voluti mesi, anzi anni, per realizzare quello che abbiamo realizzato”.

“La precisione ed il dover far rispettare le leggi – va avanti Polonia – stanno forse nel fatto di aver rifiutato di valutare una richiesta di sanatoria presentata diversi mesi fa e non istruita solo per un misero cavillo di formalità. Sanatoria che è stata ripresentata e della quale siamo in attesa di avere notizie? La precisione ed il dover far rispettare le leggi stanno forse nel fatto di volerci per forza buttare fuori dall’impianto senza aver prima valutato la sanatoria e bilanciato tutti gli aspetti e gli interessi in gioco? La precisione ed il dover far rispettare le leggi stanno forse nel fatto di voler mandare via 170 tesserati per farli giocare in altri impianti, che però non sono ancora disponibili? Sta forse nel fatto di indicarci con precisione due impianti, che però risultano indisponibili o addirittura inagibili perché ci sono ancora le ditte dentro che lavorano? La precisione ed il dover far rispettare le leggi stanno forse nel fatto di mandarci a giocare in altri impianti che non rispettando standard adeguati e che – probabilmente – risulteranno anche questi non conformi e/o irregolari? O stanno forse nel fatto di non aver mai risposto alle nostre numerose richieste di poter trovare una soluzione condivisa per poter far continuare l’attività sportiva ai nostri ragazzi ed ai nostri staff? O stanno forse nel fatto di voler costringere la Real Academy a ritirare le squadre dai campionati perché non ha un impianto disponibile per far giocare i propri ragazzi? O stanno forse nel fatto di voler costringere la Real Academy a chiudere i battenti perché siamo una società che forse dà fastidio a qualcuno? La precisione ed il dover far rispettare le leggi stanno forse nel fatto di essere rigidi e ligi solo nei confronti della Real Academy nonostante ci siano ricorsi pendenti e nonostante lo stesso Consiglio di Stato abbia detto al Tar di approfondire nel merito la questione in quanto non di semplice soluzione?”.

“Tutti questi dubbi, uniti ai tanti altri dubbi, che son venuti fuori nel corso di questa vicenda – va avanti Polonia -, ci danno ancora più forza nel voler difendere i nostri diritti e le nostre ragioni; soprattutto a darci questa forza sono i nostri ragazzi, i nostri giovani tesserati, i loro sorrisi e quelli delle loro famiglie nel vedere i propri figli divertirsi in compagnia credendo ancora in un sogno sportivo che non vogliamo far svanire. Un rinnovato e enorme grazie sentiamo sempre più di farlo al comitato genitori che ci sta sostenendo sempre di più in questo nostro sogno. Vogliamo chiudere questo comunicato con un pensiero di MarylynMonroe: ‘Certe persone non ti odiano perché hai fatto qualcosa di male. Ma perché hai fatto qualcosa meglio di loro'”.