Smaltivano rifiuti speciali in capannoni presi in affitto, due fermati a Lucca per il traffico illecito

2 dicembre 2023 | 10:53
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Smaltivano rifiuti speciali in capannoni presi in affitto, due fermati a Lucca per il traffico illecito
Smaltivano rifiuti speciali in capannoni presi in affitto, due fermati a Lucca per il traffico illecito
Smaltivano rifiuti speciali in capannoni presi in affitto, due fermati a Lucca per il traffico illecito
Smaltivano rifiuti speciali in capannoni presi in affitto, due fermati a Lucca per il traffico illecito
Smaltivano rifiuti speciali in capannoni presi in affitto, due fermati a Lucca per il traffico illecito

I carabinieri forestali coordinati dalla Dda hanno smascherato il giro illegale nel settore del tessile

Prendevano in affitto capannoni in Lucchesia, tra Capannori ed Altopascio, dove poi venivano stipati e smaltiti illecitamente rifiuti speciali, derivanti dalle attività produttive del comparto tessile. Un quantitativo ingente, di circa 8mila quintali, secondo i carabinieri forestali che hanno fermato due uomini residenti a Lucca e un altro a Firenze, nell’ambito di un’indagine diretta e delegata dalla Dda fiorentina.

I reati contestati vanno dall’attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti, costituiti da scarti della lavorazione del comparto tessile, alla discarica non autorizzata di rifiuti speciali, all’invasione di fabbricati.

Stando all’accusa, i tre avrebbero preso in locazione dei capannoni dove venivano stipati e smaltiti illecitamente rifiuti speciali del comparto tessile, pagavano l’affitto solo per alcuni mesi ed una volta stipati i capannoni abbandonavano i luoghi, facendo perdere le loro tracce, conseguendo un ingiusto profitto pari al denaro ricevuto da ignoti produttori dei rifiuti, con più operazioni e attraverso l’allestimento di mezzi ed attività continuative organizzate, ricevevano, trasportavano e gestivano abusivamente ingenti quantitativi di rifiuti tra le province di Lucca, Pistoia ed Arezzo.

Dei tre due sono stati sottoposti a fermo, fotosegnalati al comando provinciale di Lucca e la compagnia di Empoli e condotti rispettivamente al carcere di Lucca e Firenze. Il terzo è risultato irreperibile e con molta probabilità si trova attualmente all’estero.

L’indagine, iniziata nei primi mesi dell’anno, è stata condotta dalla procura distrettuale antimafia di Firenze che ha delegato complesse e articolate indagini ai forestali del nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale del gruppo gorestale di Firenze che hanno effettuato numerosi appostamenti, sequestri, analisi qualitative e quantitative di ingenti quantitativi di rifiuti tessili illecitamente stoccati e smaltiti dagli indagati, sentito numerosi testimoni, raccolto querele dei proprietari dei capannoni abusivamente utilizzati per stoccare i rifiuti e utilizzato banche dati e sistemi informatici sul flusso dei rifiuti, soprattutto quelli del comparto tessile.

Il volume di rifiuti movimentato è, stando all’accusa, di almeno 8.000 tonnellate di rifiuti, con volumi stimati nei capannoni e nei resedi di 26.000 metri cubi. I codici Eer di tali rifiuti tessili sono classificati diversamente in base all’attività produttiva. Per smaltire in maniera lecita tale materiale i costi complessivi, compreso le spese di trasporto ammontano a circa tre milioni di euro.

Oltre al fermo sono state eseguite anche attività di perquisizione finalizzate a rinvenire denaro e documentazione inerente i reati contestati e di eventuali altri fatti similari. Sono stati infine anche sequestrati contanti di grosso taglio per un valore di oltre 5.000 euro.