Caserme dei vigili del fuoco fatiscenti, al freddo e con docce e servizi igienici ko. Il sindacato: “Situazione insostenibile”

Da Lucca alla Garfagnana, Fns Cisl elenca disagi e disservizi. E chiede un incontro urgente al comandante provinciale
Le caldaie che funzionano ad intermittenza e i disagi che, talvolta, riguardano perfino i servizi igienici e l’acqua. E’ una situazione “non più sostenibile” quella delle quattro sedi dei vigili del fuoco in provincia di Lucca, secondo la federazione nazionale sicurezza della Cisl che sul caso ha richiesto una riunione urgente al comandante del comando vigili del fuoco di Lucca, “per capire – spiega la sigla sindacale – cosa stia succedendo e quali siano le motivazioni di una situazione generale che inizia ad essere non più sostenibile”.
Sono veri e propri cahiers de doléance quelli che elenca il sindacato: “Mai così bistrattati – sostiene il coordinatore territoriale Fns Cisl di Lucca, Emanuele Tambellini -, con a capo le problematiche delle sedi di servizio di proprietà della Provincia di Lucca alla quale l’amministrazione dei vigili del fuoco paga una cospicua somma di affitto per la caserma della centrale di Lucca e per la caserma di Viareggio attualmente in via Ciro Menotti. Tante, troppe le problematiche relative alle varie sedi di servizio che inchiodano in primis l’ente proprietario delle sedi alle proprie responsabilità, ma la Fns Cisl non riesce a scagionare neppure la propria amministrazione che manca di occuparsi delle manutenzioni ordinarie e nemmeno fa la voce grossa per quanto riguarda quelle straordinarie di competenza della Provincia”.
“Succede per esempio che nelle quattro sedi, per cui anche quella di proprietà del Ministero dell’Interno a Pietrasanta e quella dell’Unione dei Comuni della Garfagnana a Castelnuovo Garfagnana, le caldaie non funzionino (per ultimo in ordine cronologico quelle della sede Centrale), lasciando anche per diversi giorni i vari locali in assenza di riscaldamento, che di per sé potrebbe anche essere un problema relativo, ma soprattutto senza acqua calda per i servizi igienico sanitari. Va ricordato che l’utilizzo delle docce per i vigili del fuoco, non è esclusivamente una doccia di fine giornata, ma si tratta principalmente e questo anche durante il turno dopo particolari interventi, di una ulteriore decontaminazione dai vari residui nocivi che si possono essere posati sulla pelle del personale a seguito delle operazioni di soccorso susseguitesi durante la giornata. Non riuscire a fare la doccia in caserma significa portare nelle proprie autovetture, nelle proprie abitazioni e alle proprie famiglie tali sostanze e questo non è accettabile”.
“La sede centrale ha attualmente e da oramai diverse settimane due cancelli su tre fuori uso affidando per questo la funzionalità di un cancello secondario di ingresso delle ditte esterne fornitrici a cancello di uscita mezzi di soccorso – prosegue il sindacato – alcune docce e bagni del primo piano della palazzina camerate sono inutilizzabili poiché le tubazioni sottostanti sono vetuste e non contengono l’acqua di scarico che arriva ad allagare i locali sottostanti; i servizi igienici dell’altro lato della palazzina riservata al personale operativo sono invece da anni inutilizzati ed inutilizzabili poiché privi di tubazioni oramai tolte poiché completamente deteriorate; il castello di manovra, il castello degli addestramenti che si impone sul lato dell’ ex ospedale Campo di Marte doveva subire un intervento di messa in sicurezza globale atteso da anni, rivelatosi a fine lavori (un paio di giornate) un intervento di rattoppo e mascheramento delle più evidenti problematiche strutturali”.
“La storica sede di Viareggio – prosegue il sindacato – oramai fatiscente necessita di interventi urgenti e strutturali; anche in questo caso si parla di problemi relativi a caldaie e servizi igienici con tubazioni corrose, bagni fatiscenti oltre che problematiche ad impianti elettrici con soventi distacchi di corrente nelle giornate di pioggia; per la nuova sede in costruzione in via delle Darsene i cui lavori dovevano essersi conclusi quasi due anni fa, abbiamo interessato anche la nostra struttura Fns Cisl nazionale ed il capo del Corpo poiché oramai sta divenendo una storia triste per cui si possa addirittura rischiare un finale da incompiuta”.
“La sede di Castelnuovo Garfagnana ha visto più volte annunciare anche sui mezzi di comunicazione l’inizio imminente dei lavori di ampliamento dei locali di ricovero dei mezzi di soccorso – sottolinea il sindacato -, lavori a carico dell’unione dei Comuni della Garfagnana, ma per ora deve fare i conti anch’essa con una caldaia ballerina ed un cancello automatico bloccato da mesi; dei lavori promessi neanche l’ombra. Queste alcune delle criticità che interessano le nostre sedi di servizio. La Fns Cisl non può più sostenere situazioni sconvenienti che si accumulano col passare del tempo. Ognuno deve badare e risolvere le situazioni per quanto riguarda le proprie competenze e deve farlo con celerità poiché il personale del corpo più amato dagli italiani, non deve certamente essere dimenticato proprio dalle istituzioni e dalla propria amministrazione. Attenderemo la convocazione richiesta per una riunione che ci possa proporre valide spiegazioni, immediate soluzioni e tempistiche certe. Se non fossimo raggiunti da risposte precise valuteremo le possibili azioni da effettuare per alzare ulteriormente e decisamente l’ attenzione sulle varie situazioni, chiedendo il coinvolgimento a tutto il personale ed alle altre organizzazioni sindacali presenti nel comando”.