Anziano di 86 anni resta per ore su una barella al San Luca, la replica dell’Asl

18 dicembre 2023 | 18:21
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Anziano di 86 anni resta per ore su una barella al San Luca, la replica dell’Asl

L’azienda sanitaria: “Sabato 16 dicembre erano previste molte dimissioni e il trasporto dell’anziano è andato quindi in coda ad altri”

“In merito alla segnalazione relativa a un uomo di 86 anni che avrebbe atteso troppo in pronto soccorso a Lucca, l’azienda Usl Toscana nord ovest evidenzia quanto segue. Dalla ricostruzione effettuata dall’Asl emerge come l’uomo abbia avuto accesso al pronto soccorso venerdì (15 dicembre) alle 7,07 e sia stato visitato e preso in carico dai medici della struttura dalle 9,08. A partire da quel momento sono stati eseguiti tutti gli esami necessari, che hanno accertato l’esistenza di una specifica problematica, per la quale è stata attuata una terapia che necessita tutta una serie di controlli e in particolare una verifica di alcuni valori a distanza di 24 ore. Per questo l’uomo è stato trattenuto per la notte tra venerdì e sabato e al mattino successivo è stato sottoposto a ulteriori accertamenti“. Inizia così la replica dell’Asl in seguito alla segnalazione del consigliere comunale della Lega di Capannori, Gaetano Spadaro.

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“Visto il miglioramento delle condizioni, alle 14 di sabato (16 dicembre) è stato chiuso il verbale di pronto soccorso ed è stata predisposta una lettera di dimissione con alcuni consigli da seguire, anche per la dieta, e con l’indicazione a sottoporsi a una visita ambulatoriale per il monitoraggio nella fase post-acuta del problema riscontrato prosegue l’Asl -. La tempistica in cui l’intero percorso è stato eseguito all’interno della struttura è dunque dovuta al tipo di terapia erogata e alla necessità di una costante valutazione del paziente. Alle 14,30 è stato poi richiesto un trasporto con ambulanza al domicilio della persona. Nella giornata di sabato (16 dicembre) erano però previste molte dimissioni sia dal pronto soccorso che dai reparti dell’ospedale San Luca, che vengono gestite in ordine cronologico dal 118. Il trasporto dell’86enne è andato quindi in coda ad altri ed è stato eseguito con un’ambulanza di emergenza alle 22,42“.

Il tempo di attesa del mezzo per la dimissione è stata quindi molto lungo, anche se legato alla presenza di molti servizi da garantire in quella giornata – precisano -. L’Asl sta comunque lavorando per potenziare la presa in carico dei pazienti in attesa di trasporto in uscita dal pronto soccorso, anche costruendo ulteriori percorsi di gestione prioritaria delle dimissioni dirette, soprattutto in caso di pazienti fragili. Per quanto riguarda la problematica dell’aspetto relazionale, segnalata dal figlio, sarà opportunamente approfondita dall’azienda per eventuali miglioramenti nei percorsi. Anche per ciò che concerne le informazioni sulle condizioni del paziente, l’azienda sanitaria sta valutando come potenziare l’offerta di un contatto, almeno telefonico, per i pazienti più orientati, con i familiari e dei familiari con il medico. Nel caso specifico, risultano comunque più contatti con i familiari del paziente nel periodo di permanenza del loro congiunto all’interno del pronto soccorso”.