Anziani picchiati a sangue e rapinati: arrestato il bandito riuscito a fuggire

I due anziani erano stati assaliti alle spalle e presi a calci e pugni: in manette un 45enne, inchiodato da una scarpa da ginnastica persa durante la fuga
Erano stati aggrediti, presi a calci e pugni in mezzo alla strada e rapinati. Una violenza implacabile da parte di un malvivente, nei confronti di una coppia di anziani residenti a Lucca, che erano andati a Viareggio per quella che sarebbe dovuta essere una passeggiata tranquilla. Era il giugno scorso e i due, entrambi di oltre 65 anni, erano stati sorpresi alle spalle, attorno alle 22,30 di sera, da un bandito che aveva afferrato e strattonato la borsa che la donna teneva tra le mani. Caduta a terra, l’anziana era stata trascinata per alcuni metri e presa a calci e pugni, sul volto e sul resto del corpo. Prima di fuggire, il malvivente – sotto gli occhi delle telecamere di videosorveglianza – aveva aggredito anche il marito, intervenuto per soccorrere la moglie: il ladro gli aveva strappato dal collo la collana d’oro che indossava. Quel malvivente, adesso, secondo i carabinieri ha un nome e un volto. Si tratterebbe, per l’accusa, di un 45enne di origini magrebine, che i carabinieri di Viareggio hanno rintracciato grazie ad una scarpa da ginnastica che il malvivente ha perso per strada durante la fuga.
L’uomo, che si trovava in un Cpr a Venosa è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere spiccata dal gip di Lucca dopo le indagini coordinate dalla procura sull’episodio che aveva destato allarme per la brutalità con cui si era verificato. Le indagini erano partite nell’immediatezza: i carabinieri avevano acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza di tutta la zona, senza tuttavia riuscire ad identificare l’assalitore, ma restringendo il campo dei sospettati.
Insieme alla polizia, i carabinieri hanno mostrato alle vittime e ai testimoni immagini di uomini di origine magrebina che per corporatura e nazionalità potessero in qualche modo somigliare all’aggressore, senza ottenere però un riconoscimento.
Sono state visionate le telecamere a circuito chiuso presenti nel comune di Viareggio, sia pubbliche che private, della stazione ferroviaria e dei luoghi di maggiore aggregazione di stranieri, senza riuscire ad identificare l’autore che nel corso dell’aggressione aveva perso una scarpa da ginnastica.
Quest’ultimo elemento, oggetto di un sequestro eseguito dai carabinieri del nucleo operativo di Viareggio al termine di un lungo e minuzioso sopralluogo della zona – è stato posto all’attenzione della sezione di biologia del Ris di Roma che quale è riuscito ad estrapolare un profilo genetico che, comparato con quelli dei sospettati, ha permesso di giungere all’identificazione del presunto responsabile, un 45enne di origini magrebine, irregolare sul territorio nazionale, già noto alle forze dell’ordine e senza fissa dimora.
Da qui, ottenuta l’ordinanza dal gip, sono iniziate le ricerche del rapinatore che è stato rintracciato in un Cpr. Arrestato, è stato trasferito in carcere.