Torna in carcere il medico accusato di tentato omicidio di un anziano in centro storico

15 gennaio 2024 | 13:48
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Torna in carcere il medico accusato di tentato omicidio di un anziano in centro storico

Secondo il tribunale del riesame avrebbe violato più volte le prescrizioni imposte dalla misura cautelare, incontrandosi anche con altre persone legate alle indagini

Torna in carcere il medico accusato di tentato omicidio e lesioni personali aggravate ai danni di un anziano in centro storico a Lucca.

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Nella mattina di sabato i carabinieri della sezione operativa della locale compagnia di Lucca con i colleghi della stazione di Lucca, hanno arrestato il 43enne, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

La misura cautelare è stata emessa perché l’indagato, già agli arresti domiciliari per il reato di tentato omicidio e lesioni personali aggravate, avreebbe ripetutamente violato le prescrizioni. Le indagini svolte dai militari dell’arma hanno permesso di accertare che, seppure egli avesse escogitato un sistema collaudato per permettere di comunicare senza essere visto, si incontrava quotidianamente con persone estranee al suo nucleo familiare, intrattenendo conversazioni con diverse persone, alcuni dei quali coinvolti a vario titolo nelle indagini.

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La richiesta di aggravamento del regime cautelare, dal momento che era stata rigettata il 23 luglio dal Gip del tribunale di Lucca che, inoltre, aveva nel frattempo sostituito la misura cautelare degli arresti domiciliari con l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, è stata esaminata ed accolta lo scorso 8 settembre dal tribunale distrettuale del riesame di Firenze, che aveva concordato con la locale procura sull’attualità e la concretezza delle esigenze cautelari, come desumibili dalle modalità e circostanze dei fatti e dalla personalità del soggetto, ritenendo il quadro indiziario a carico dell’indagato grave e particolarmente disdicevoli i comportamenti ascrittigli. La stessa è divenuta esecutiva soltanto il 12 gennaio, dopo la pronuncia della Cassazione che ha rigettato il ricorso proposto dall’interessato.

Le autorità giudiziarie competenti giudicheranno o meno la responsabilità del 43enne, che allo stato ha ancora la posizione di indagato nel corso del  procedimento. Attenderà la sentenza, però, almeno per ora, nel carcere di Lucca, dove è stato condotto dopo le formalità previste dalla legge.