La moglie di Polonia: “Trattato come un criminale ma voleva solo un dialogo con il Comune”
La coniuge del presidente del Real Academy Lucca: “Nell’amministrazione abbiamo trovato solo un muro”
In lacrime si è messa di fronte alla pattuglia della polizia municipale che portava via il marito dall’impianto di San Cassiano a Vico. Faith Marshal, moglie di Claudio Polonia, presidente del Real Academy Lucca che stamani (8 febbraio) ha minacciato di darsi fuoco pur di evitare lo sgombero dell’impianto che poi è stato eseguito dalle forze dell’ordine, punta il dito contro il Comune.
“Mio marito – ha detto Faith Marshal – ha solo fatto delle richieste. Voleva avere un dialogo con l’assessore Barsanti e con il sindaco che abbiamo saputo poi che non si trovava a Lucca. Barsanti, invece, doveva venire ma non si è visto. Ora mio marito lo hanno portato via come un criminale, quando la sua unica ragione era quella di donare un impianto adeguato al sogno di tanti ragazzi con l’obiettivo di farli crescere”.
Secondo la moglie del presidente del Real Academy Lucca la società avrebbe trovato un muro nell’amministrazione, impossibilitata a risolvere la situazione relativa a lavori effettuati e revoca della concessione, che sono alla base del blitz di stamani: “E’ un anno – ha detto la donna – che stiamo cercando un dialogo con il Comune ma abbiamo trovato soltanto un muro. Questa è Lucca purtroppo. Non si sarebbe dovuti arrivare a questo, tutto questo poteva essere evitato. E invece nemmeno oggi nessuno del Comune si è fatto vedere”.