Cisl Fp: “Compensi per le prestazioni aggiuntive, penalizzato il personale sanitario”

Il segretario Mastorci: “L’Asl premia i medici ma mette in secondo piano il resto del personale”
Prestazioni aggiuntive del personale sanitario, è rivolta dei sindacati contro la delibera dell’Asl Toscana nord ovest dello scorso 1 febbraio in cui si fissano le cifre dei compensi orari. Importi che secondo la Cisl Fp Toscana sarebbero inferiori a quanto previsto dalla legge finanziaria.
A sostenerlo è il segretario generale del sindacato dell’area Toscana nord, Enzo Mastorci: “Ancora una volta – osserva – siamo a rimarcare la poca attenzione che la Asl Toscana Nord Ovest porge al personale infermieristico e comunque tutto il personale del comparto sanità. Senza rivangare i terribili periodi della pandemia riteniamo ormai necessario e non più rinviabile una vera e seria valorizzazione del personale del comparto sanità. Già avevamo avuto modo di contestare la delibera Dg 1168 del 29 dicembre 2023 con la quale l’Asl aveva fissato le tariffe orarie per le prestazioni aggiuntive, prestazioni necessarie per smaltire la liste di attesa delle prestazioni sanitarie, dando corso al regolamento sulle prestazioni aggiuntive del comparto, fissando un compenso orario di 30 euro all’ora, anticipando di un giorno la pubblicazione della legge di bilancio e ovviamente, senza tenere conto delle novità contenute nella legge statale, sulla valorizzazione economica dei compensi, già noti perché anticipati dalla stampa e dai media. L’individuazione del compenso orario per il personale del comparto sanità è stato erroneamente incluso come allegato, a nostro avviso in modo illegittimo, al regolamento della libera professione dei medici ed anche per questo come Cisl, ne abbiamo chiesto la revoca”.
“Inoltre – prosegue Mastorci – il regolamento è stato approvato senza nessun confronto sindacale ed ha anticipato quando avrebbe previsto l’articolo 1 comma 219 della Legge di Bilancio, ed ha fissato al limite minimo il compenso per gli infermieri. Nonostante le nostre rimostranze tese a valorizzare il personale del comparto sanità (infermieri, tecnici radiologia, laboratorio ed altre figure), l’azienda con la delibera 107 del 1 febbraio scorso, ha autorizzato le prestazioni aggiuntive definendole addirittura ‘necessarie per garantire le prestazioni stante il ritardo nelle assunzioni di personale sanitario e medico’, ancora una volta premia (giustamente) il personale medico fissando nel limite massimo il compenso orario in 80 euro/ora e penalizza il personale sanitario del comparto sanità, fissando un compenso orario di 30 euro all’ora, non tenendo conto di quanto previsto dalla legge finanziaria, nella quale, si ribadisce, è previsto un aumento del compenso orario (fino ad 60 euro all’ora) con specifica destinazione economica finalizzata nel triennio 2024-2026. Nell’atto deliberativo 107 si fa riferimento ad una fantomatica e inesistente ‘direttiva regionale’ che non è stata portata all’attenzione dei sindacati nel a livello regionale né a livello territoriale. E se così fosse, sarebbe ancora più grave tenuto conto che alla Asl Toscana Centro il personale del comparto sanità per l’attività aggiuntiva percepisce 50 euro all’ora mentre il personale della Asl Toscana Nord Ovest ne percepisce poco più della metà ?
La Regione fa due pesi e due misure oppure è la direzione della Asl Toscana nord ovest che penalizza il proprio personale? Riteniamo questo atteggiamento aziendale non tollerabile, chiediamo alla Azienda un immediato confronto e percorreremo ogni strada per tutelare il personale sovra caricato di lavoro e per di più anche mal pagato”.