Prestazioni aggiuntive del comparto sanitario, Asl disponibile ad aprire un tavolo

10 febbraio 2024 | 17:28
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Prestazioni aggiuntive del comparto sanitario, Asl disponibile ad aprire un tavolo

L’azienda dopo la segnalazione della Cisl: “La bozza di regolamento condivisa con le sigle nel maggio scorso”

Prestazioni aggiuntive del comparto sanitario, l’Asl Toscana nord ovest disponibile al confronto sulle tariffe. Lo assicura l’azienda dopo la segnalazione della Fp Cisl, spiegando che “nella delibera 1168 del 2023 si fa riferimento al regolamento delle prestazioni aggiuntive, che costituisce allegato parte integrante di quello generale sulla libera professione”.

“Rispetto all’osservazione della Cisl di non aver mai ricevuto questa proposta – precisa la Asl -, si fa presente che la bozza di regolamento era stata inviata lo scorso 11 maggio alle rappresentanze sindacali, quindi organizzazioni sindacali e Rsu, in assetto di cabina di regia ed in preparazione dei successivi incontri calendarizzati. In particolare si conferma che nella cabina di regia (ed in indirizzo alla comunicazione) erano richiamati e compresi tutti i coordinatori della Cisl. A seguito di questa comunicazione del maggio 2023 gli uffici competenti non avrebbero registrato richieste di approfondimento o segnalazioni nel merito del testo da parte di nessuna sigla sindacale”.

“Tra l’altro – prosegue l’Asl – è bene sottolineare che una prima proposta di regolamentazione minima dell’istituto delle prestazioni aggiuntive era stata inviata ai sindacati in data 14 ottobre 2020, poi revisionata a seguito indicazioni delle stesse organizzazioni e inviata nuovamente in data 31 ottobre 2020, comunicando che, nelle more di una regolamentazione ufficiale definitiva, l’azienda avrebbe dato applicazione alle regole in essa contenute per gestire tutta la progettualità aggiuntiva già in campo, collegata soprattutto alla pandemia. Il nuovo regolamento presente nella delibera 1168 del 2023 recupera in maniera pressoché integrale i contenuti della originaria proposta del 2020 e mette a sistema l’istituto delle prestazioni aggiuntive, soprattutto in relazione alle regole generali dell’orario di lavoro, formalizzando modalità applicative del resto già attuate da anni per retribuire la partecipazione del personale del comparto ai vari progetti nel frattempo attivati (liste di attesa, pronto soccorso, vaccinazioni covid etc)”.

“La direzione aziendale – si spiega – è comunque disponibile all’attivazione di un tavolo di approfondimento sulla materia, tenuto conto che la stessa sarà inevitabilmente interessata dagli effetti dei provvedimenti nazionali e regionali attesi con particolare riferimento alle tariffe orarie. Queste ultime non possono essere modificate in maniera autonoma ma l’Azienda è pronta a recepire in tempo reale ogni variazione che verrà indicata al fine di omogeneizzare i trattamenti a livello regionale”.