Paragonò Tambellini a Bolsonaro e Putin, Bindocci si scusa

L’ex consigliere comunale: “Un post sgradevole e infondato, riconosco l’umanità e la cultura liberale dell’ex sindaco”. Ritirata la querela per diffamazione
Si chiude con le pubbliche scuse di Massimiliano Bindocci una vicenda sorta da un post su Facebook del marzo del 2022 che aveva spinto l’ex sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini, a querelare per diffamazione l’allora consigliere comunale M5S. Una lite che era sorta per alcune esternazioni sul proprio profilo Facebook da parte di Bindocci, il quale, a seguito del taglio di alcuni alberi alla Montagnola di San Concordio nell’ambito del progetto dei quartieri social, aveva paragonato l’allora primo cittadino a Bolsonaro e a Putin. La frase finita al centro della querela di Tambellini non era stata accolta affatto come lusinghiera dall’ex sindaco: “Taglia gli alberi – aveva scritto Bindocci – come Bolsonaro. Rispetta il dissenso come Putin. Chi è? Il professore Putin Bolsonaro Tambellini”.
Parole che avevano provocato la reazione di Tambellini che, assistito dall’avvocato Carlo Di Bugno, aveva sporto querela nei confronti di Bindocci. Quest’ultimo però, rappresentato dall’avvocato Sara Andolfi, ha deciso di presentare pubbliche scuse a Tambellini, il quale ha infine rimesso la querela.
“L’affermazione – si legge nella dichiarazione di scuse di Bindocci – aveva ad oggetto le politiche del Comune di Lucca circa il progetto Quartieri Social, in esecuzione del quale erano stati tagliati alcuni alberi, e proposto il livellamento di un manto erboso rialzato detto Montagnola (ecco spiegato il paragone con Bolsonaro) e elle iniziative legali intraprese dal sindaco a seguito di gravi accuse di reato divulgate sui giornali dagli attivisti del comitato Per San Concordio (ecco spiegato il paragone con Putin). Ciò premesso, riconosco che le mie affermazioni erano destituite di fondamento e suggerite dall’animosità tipica della campagna elettorale. Alessandro Tambellini e le sue politiche hanno sempre rispettato l’ambiente; il taglio di alcuni alberi e il livellamento della cosiddetta Montagnola di San Concordio non rappresentavano certo iniziative amministrative preoccupanti o deleterie. La contestazione sollevata a mezzo del paragone con Bolsonaro è da ritenersi il frutto di una non sufficiente meditazione delle iniziative amministrative intraprese dal sindaco: il paragone è dunque sgarbato e irrazionale”.
“Alessandro Tambellini – aggiunge Bindocci – è persona di umanità e cultura liberale: le iniziative intraprese contro il Comitato di San Concordio, a seguito delle gravi accuse di reato da quest’ultimo divulgate sui giornali, sono da considerarsi lecite e dovute, in quanto tese a salvaguardare la reputazione delle persone e l’onorabilità dell’istituzione al tempo rappresentata, nel perimetro delle regole di una democrazia liberale. Il paragone tra il sindaco e Vladimir Putin è pertanto da ritenersi sgradevole e infondato. In ragione di quanto sopra mi scuso con Alessandro Tambellini per quanto affermato nel post Facebook del 18 marzo 2022”.