Sgombero alla Real Academy, rinviato al 16 luglio il processo al presidente Claudio Polonia
Respinta l’istanza di sospensione dell’obbligo di firma alla polizia giudiziaria
Resistenza a pubblico ufficiale, rinviato al prossimo 16 luglio il processo nei confronti del presidente della Real Academy, Claudio Polonia dopo i fatti accaduti lo scorso 8 febbraio a margine dello sgombero degli impianti sportivi di San Cassiano a Vico.
Oggi (20 febbraio) era in programma l’udienza davanti al giudice monocratico Riccardo Nerucci che ha disposto il rinvio e, nel frattempo, ha respinto l’istanza di sospensione dell’obbligo di firma alla polizia giudiziaria. A parlare, a conclusione dell’udienza, è l’avvocato di Claudio Polonia, Luca Cantini: “Stamani Claudio Polonia ha riconosciuto di aver fatto un gesto estemporaneo di esasperazione, pur continuando ad ritenere in tutte le sedi di avere piena ragione nel merito delle vicende che hanno coinvolto l’impianto sportivo di San Cassiano. Ha preso le distanze dal gesto compiuto durante le operazioni di sgombero dell’impianto, sgombero avvenuto con una modalità un po’ esagerata”.
“In relazione ai tre reati per i quali era stato arrestato dalla polizia giudiziaria – prosegue l’avvocato -, per due non è stato convalidato l’arresto dal giudice, ad indicare che forse l’operato non era del tutto corrispondente a quello che prevede il codice di procedura penale. Per il terzo reato, che è quello di resistenza, correlato alla minaccia di autolesionismo posto in essere dal Polonia, la stessa ha chiesto la sospensione del processo e la messa alla prova.La messa alla prova è stata accettata ed il giudice ha concesso un termine per l’elaborazione del programma. Chiaramente è da porre in evidenza che questo percorso porterebbe al proscioglimento dell’imputato e non c’è nessuna ammissione di responsabilità che possa portare alla sua condanna, neanche per il gesto estemporaneo.”