Cartella esattoriale notificata oltre i termini, il giudice annulla il maxi pignoramento

Secondo il tribunale l’atto per recuperare quasi 700mila euro sarebbe stato inviato oltre il termine dei 5 anni fissato da un pronunciamento della Cassazione
Si salva dal pignoramento di beni da quasi 700mila euro perché l’atto si basava su una cartella esattoriale, ormai prescritta, perché decorso il termine dei cinque anni, come fissato da un pronunciamento delle sezioni unite della Corte di Cassazione.
Così, il giudice del tribunale civile di Lucca, Maurizio Piccoli, ha deciso di annullare il pignoramento accogliendo le tesi del contribuente nell’ambito della causa civile che era sorta per impugnare l’azione di pignoramento.
La vicenda giudiziaria era nata dall’impugnazione della notifica di un atto di pignoramento per ottenere il pagamento della somma di 698.883,94 euro, davanti al tribunale di Bari. Il giudice in quel caso aveva respinto la richiesta di sospensiva e aveva dato al ricorrente due mesi per l’introduzione del giudizio di merito. Dal momento che il pignoramento si basava, tra l’altro, su una cartella esattoriale di 26.444 euro, il ricorrente aveva riproposto la causa davanti al tribunale di Lucca, citando le varie controparti. Secondo quanto sostenuto dal giudice la cartella esattoriale sarebbe stata notificata al ricorrente entro il termine decennale previsto ma oltre quello quinquennale fissato da una sentenza della Corte di Cassazione del 2016, che di fatto ha fatto intervenire, per il giudice, la prescrizione.