Il bus degli studenti del Fermi bloccato dalla neve in Austria: la comitiva alloggiata in un centro di emergenza

Disavventura per 40 alunni di due quinte al rientro dalla gita d’istruzione a Monaco con tre insegnanti. La preside: “Abbiamo preferito far trascorrere la notte ai ragazzi in un posto caldo e sicuro: domattina riprenderanno il viaggio”
Sono rimasti bloccati nella bufera di neve che ha mandato in tilt per ore il Brennero. Una comitiva di studenti del Polo Fermi di Lucca è stata protagonista oggi (23 febbraio) di una disavventura al rientro dalla gita scolastica da Monaco, iniziata lo scorso lunedì (19 febbraio).
Circa 40 studenti di due classi quinte – la Amc e la Asa dell’indirizzo meccanica dell’Iti e del liceo delle scienze applicate – erano a bordo di un autobus noleggiato da una agenzia viaggi di fiducia, accompagnati da tre docenti della scuola, quando alla frontiera tra l’Austria e l’Italia sono stati bloccati. Impossibile passare a causa di una interruzione sull’autostrada tra Brennero e Vipiteno: la copiosa nevicata aveva mandato in tilt la circolazione, con alcuni tir intraversati che hanno di fatto interrotto per ore il transito sull’arteria.
I docenti hanno immediatamente contattato la scuola e la dirigente scolastica, Francesca Paola Bini ha subito allertato la polizia di frontiera segnalando il caso del bus di studenti rimasto bloccato. Anche l’agenzia viaggi si è immediatamente attivata, consigliando inizialmente di attendere la riapertura dell’autostrada. Con il passare delle ore, l’attesa è diventata pesante. Quasi tre ore la comitiva ha aspettato notizie sul da farsi, finché poco prima delle 19 la dirigenza si è adoperata perché ai ragazzi, già provati dalla situazione, venisse assicurata una sistemazione al caldo e al sicuro per passare la notte e riprendere il viaggio l’indomani.
Gli studenti – gran parte dei quali maggiorenni – è stata quindi trasferita a Innsbruck, in un campo allestito al centro Olimpico della città austriaca. La comitiva è stata assistita dalla protezione civile che già prima del trasferimento in città era salita sull’autobus portando thè caldo agli studenti. I ragazzi e i loro insegnanti, una volta al campo di emergenza, sono stati rifocillati con viveri e qui trascorreranno al caldo la notte, in attesa di poter ripartire domattina (24 febbraio).
Gli insegnanti presenti hanno avvisato e tranquillizzato le famiglie, alcune delle quali sono state contattate direttamente dagli studenti presenti. “I tre insegnanti che accompagnavano gli studenti – osserva la presidente del Fermi – sono stati davvero encomiabili. Sono docenti esperti e capaci di gestire situazioni di questo genere. Anche oggi siamo stati in diretto contatto e si sono adoperati al meglio per tranquillizzare i ragazzi e le famiglie. Quando gli studenti che stavano rientrando a Lucca sono arrivati con il loro autobus alla frontiera sono stati bloccati. Non si poteva proseguire a causa della neve e di un allarme valanga. A distanza ho seguito la situazione minuto per minuto, in contatto con i docenti e l’agenzia con la quale è stato organizzato il viaggio di istruzione. Inizialmente è stato riferito che la comitiva avrebbe potuto riprendere il viaggio di lì a poco ma con il passare del tempo ho preteso che venisse trovata una soluzione adeguata per i ragazzi. Abbiamo contattato la polizia di frontiera e la protezione civile ed abbiamo deciso di far trascorrere la notte agli studenti in un luogo caldo e sicuro. Sono stati trasferiti in un campo di emergenza e tutti rifocillati. Solo quando mi sono stati mandati i video di questa situazione mi sono tranquillizzata. Abbiamo ritenuto che fosse meglio attendere condizioni meteo migliori per proseguire il viaggio e domattina i ragazzi potranno rientrare in tranquillità a Lucca”.
Quella di oggi è stata una giornata piuttosto lunga e complicata, ma l’inconveniente che non era prevedibile è stato superato senza grosse difficoltà.