Viviani (Filca Cisl): “Edilizia, più prevenzione contro gli infortuni sul lavoro”

Il sindacato propone l’istituzione di un promotore della sicurezza per accompagnare le imprese a sviluppare buone pratiche
Puntare sulla prevenzione con maggiori controlli e con più attenzione al rispetto dei contratti. Sono alcune delle ricette di Filca Cisl Lucca in tema di infortuni sul lavoro nel campo dell’edilizia.
“L’edilizia – osserva infatti Stefano Viviani – è il settore che presenta gli indici di frequenza infortunistica più elevati in assoluto, soprattutto per quanto riguarda gli incidenti mortali. Gli incidenti in questo settore, dopo un lunghissimo periodo di continuo calo iniziato dal dopoguerra, da una decina di anni hanno ripreso a mietere vittime nei cantieri edili. I tragici eventi di Firenze dei giorni scorsi ci portano ancora una volta a riflettere sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro”.
“Morire in fabbrica, nei campi, in qualsiasi luogo di lavoro – prosegue Viviani – è uno scandalo inaccettabile per un paese civile, un fardello insopportabile per le nostre coscienze, soprattutto quando dietro agli incidenti si scopre la mancata o la non corretta applicazione di norme e procedure. Non possiamo più accettare questa strage infinita che spezza più di mille vite l’anno e sfregia i valori della democrazia e della Costituzione. Anche nella nostra provincia di Lucca, ci sono stati due eventi, entrambi accaduti a Forte dei Marmi. Un ragazzo egiziano è caduto da 4 metri di altezza questo è successo il 18 Gennaio, mentre l’altro il 13 febbraio: 4 operai sono precipitati da un solaio dopo il crollo dello stesso e portati in codice rosso in ospedale. Per incidere veramente sulle scelte e sulle politiche di questo Paese e ‘fermare la scia di sangue’, la Cisl ha deciso di avviare una mobilitazione in tutta Italia, partendo dai luoghi di lavoro e dai territori. La Filca-Cisl nazionale ha presentato un pacchetto di dieci proposte mirate a garantire standard più elevati di sicurezza e trasparenza nel settore edilizio, non solo per gli appalti pubblici, ma anche per i lavori privati ad alta intensità di manodopera.
“Ecco in sintesi i punti elaborati dalla Filca-Cisl – spiega Viviani -. Occorre potenziare l’Ispettorato del Lavoro, in quanto più legalità è uguale a più sicurezza. Occorre che all’interno dei cantieri vengano rispettati i contratti di lavoro del settore edile, che i piani di sicurezza siano messi a conoscenza dei lavoratori e che tutti i lavoratori siano stati formati per le mansioni di loro competenza. Per una vera ed efficace prevenzione, occorre premiare le imprese virtuose in materia di salute e sicurezza sul lavoro, per questo chiediamo che si dia il via alla patente a punti per le imprese, già prevista dal Testo Unico. Noi faremo la nostra parte, in un confronto con le istituzioni, con gli Enti adibiti ai controlli, con le controparti datoriali. Insieme agli Rlst del settore edile, faremo iniziative a sostegno del buon lavoro in edilizia e a una costante sensibilizzazione dei datori di lavoro, dei dirigenti, dei tecnici, dei lavoratori, perché sui posti di lavoro ci sia più cultura della sicurezza sul lavoro”.
“Puntiamo sulla prevenzione – aggiunge Viviani -: è vero che in certi momenti serve anche la repressione, ma alla lunga è la prevenzione che può vincere la battaglia contro le morti sul lavoro, quindi la cultura del lavoro è fondamentale ad iniziare dalla formazione nelle scuole a quella continua sui posti di lavoro. Noi ipotizziamo una nuova figura istituzionale: il promotore della sicurezza, potrebbe essere un tecnico all’interno dell’Inail che non sanziona le imprese ma le accompagna con progetti di buone prassi a migliorare le condizioni di vita e di lavoro all’interno dei cantieri, questa nuova figura dovrebbe inserirsi nel progettare la nuova patente a punti della sicurezza, in modo da premiare attraverso i premi inail, quelle imprese che si rendono disponibili a fare certi percorsi qualificanti e con risultati verificabili sul posto. Questo è il nuovo modello di patente a punti, la patente a punti già prevista dal Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro, ma che non ha mai trovato la sua attuazione per la mancanza dei decreti attuativi, la nostra proposta come Filca Cisl è passare dalla patente a punti sanzionatoria e quindi repressiva, a quella della prevenzione, premiando le imprese virtuose in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di conseguenza penalizzare quelle negligenti. Il prossimo 26 febbraio le organizzazioni sindacali sono state convocate dal governo”.