Uccisa a coltellate dal marito: forse Maria ha lottato prima di morire

28 febbraio 2024 | 12:03
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A chiarire gli ultimi minuti di vita della donna sarà l’autopsia fissata per domani. Intanto, vanno avanti anche le indagini dei carabinieri. Stasera a Fornaci il corteo per la vittima

Forse ha lottato prima di morire, cercando di difendersi dal marito che la accoltellava. E’ questa una ipotesi per ricostruire gli ultimi attimi di vita di Maria Batista Ferreira, la donna di 51 anni uccisa dal marito reo confesso, Vittorio Pescaglini, che potrà essere eventualmente confermata dall’autopsia sul cadavere della badante. Ad eseguirla domani (29 febbraio) sarà il medico legale Stefano Pierotti, che stamani ha ricevuto l’incarico di eseguire l’esame necroscopico sulla vittima, da parte del sostituto procuratore Paola Rizzo, che coordina le indagini dei carabinieri sul femminicidio avvenuto lunedì pomeriggio (26 febbraio) davanti all’hotel Gorizia di Fornaci di Barga.

Da un primo esame esterno del cadavere, svolto sul luogo del delitto in condizioni piuttosto difficili, oltre ad una ferita molto vistosa, al fianco destro, compatibile con una coltellata dall’esito fatale, sarebbero state notate lesioni riconducibili ad una possibile colluttazione. L’autopsia servirà anche a capire se la donna abbia lottato di fronte all’aggressione del marito.

Si dovrà stabilire anche se siano state inferte più coltellate, come sembrerebbe dalla prima e sommaria ispezione cadaverica sul corpo di Maria Batista Ferreira. Intanto, ieri pomeriggio (27 febbraio), il marito ha confessato il delitto nel corso dell’interrogatorio di garanzia davanti al gip del tribunale di Lucca.

Il killer confessa: “Ho ucciso io mia moglie ma sono pentito”. Convalidato il fermo

L’uomo ha spiegato in lacrime di essersi pentito aggiungendo: “Non volevo farlo”. Tuttavia, al momento la procura gli contesta la premeditazione. Secondo l’accusa, Pescaglini, operatore ecologico di 56 anni di Fabbriche di Vallico, si sarebbe presentato all’appuntamento con la moglie con l’intenzione di uccidere. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, sarebbe passato da casa a prendere il coltello con il quale ha raggiunto l’ingresso dell’albergo dove da qualche tempo alloggiava la moglie e sarebbe uscito dall’auto impugnando il pugnale, come avrebbero raccontato alcuni testimoni oculari che si trovavano sul posto.

Le indagini ora mirano a fare luce sulle ultime ore prima del delitto. Stando a quanto trapela, la situazione sarebbe precipitata quando la mattina di lunedì Maria Batista Ferreira avrebbe fatto sapere al marito che non avrebbe apposto la sua firma alla pratica di separazione, che era fissata l’indomani al Comune di Fabbriche di Vergemoli. Da chiarire meglio anche un altro paio di episodi che si collocano nelle ore precedenti il delitto. Secondo quanto emerso, infatti, Pescaglini nel primo pomeriggio avrebbe portato i suoi due cani ad un amico: “Starò via per un po’ di tempo”, gli avrebbe detto. All’attenzione dei carabinieri è stato portato anche un messaggio vocale, inviato ad una compaesana da Pescaglini, in cui si parlerebbe di “coltellate” alla moglie.

Intanto, questa sera alle 19,30 a Fornaci di Barga si terrà un corteo di solidarietà alla vittima del femminicidio. “Insieme per Maria” è stata chiamata l’iniziativa che vedrà i partecipanti ritrovarsi in piazza IV Novembre per poi proseguire in via Cesare Battisti e sostare nel luogo dove Maria Batista Ferreira è stata accoltellata e uccisa.

Fornaci di Barga, un corteo per la donna uccisa dal marito