Pronto soccorso di Lucca, l’Asl chiede l’assunzione di altri medici: “Al lavoro per risolvere le carenze di organico”

L’azienda sanitaria replica al consigliere Di Vito: “Il progetto di espansione? Un adeguamento strutturale che non richiede ulteriore personale”
Un’ulteriore richiesta di assunzione di 15 medici per il pronto soccorso di Lucca. E’ la mossa fatta dall’Asl Toscana nord ovest che si è rivolta alla Regione continuando a cercare professionisti per risolvere l’annoso problema della carenza di organico. Lo afferma l’azienda sanitaria rispondendo alle critiche mosse dal consigliere comunale delegato alla sanità, Alessandro Di Vito, ribadendo che “il pronto soccorso del San Luca rappresenta una vera priorità per l’azienda, che sta facendo tutti gli sforzi possibili per dotare la struttura del personale necessario”.
“E’ vero, come afferma Di Vito, che dei cinque nuovi medici previsti solo due sono arrivati a Lucca, uno dei quali con un tempo limitato per il pronto soccorso del San Luca (c’è la facoltà di scelta sulla percentuale da dedicare al Pronto soccorso o al 118), ma l’Asl – si spiega in una nota – è stata ed è costantemente impegnata nella ricerca di professionisti, con una situazione di difficoltà che si registra soprattutto in alcuni territori. E’ stata fatta in Regione un’ulteriore richiesta di assunzione di 15 medici e si lavorerà per convogliarne il maggior numero possibile a Lucca, nella consapevolezza, più volte espressa dalla direzione aziendale e di presidio, che il numero di operatori presenti al pronto soccorso di Lucca, che l’azienda ringrazia per la disponibilità e l’impegno, è completamente insufficiente rispetto alle esigenze. Per quanto riguarda il progetto dell’espansione del pronto soccorso di Lucca è stato evidenziato a più riprese che si tratta di un adeguamento strutturale, inizialmente legato al piano pandemico, che non richiede necessariamente personale aggiuntivo ma spazi per effettuare distanziamento in caso di eventuali necessità di quel tipo. L’utilizzo dell’area in fase non emergenziale è attualmente oggetto di progettazione in accordo con la Zona distretto di Lucca per offrire servizi a supporto del Pronto soccorso: si è parlato in generale di attività legate alla continuità assistenziale o al 118 e questa impostazione di massima è stata condivisa anche nello scorso mese di febbraio con il Comune e in particolare con lo stesso dottor Di Vito, in attesa di approfondire meglio la questione. Il riferimento a Prato non è ovviamente attinente, trattandosi di altra realtà con problematiche differenti”.
“Il ritorno sul numero dei posti letto dell’ospedale lucchese appare altrettanto fuori luogo – continua l’Asl -, considerando anche che l’efficienza della presa in carico del paziente oggi non si misura certo sul numero dei posti letto. I letti del San Luca, includendo quelli tecnici e di Day Hospital, sono comunque 409 (culle escluse) e in questo 2024 c’è stato un potenziamento con l’apertura anche di servizi migliorativi (letti 2A, admission room, posti letto in chirurgia). Per ciò che concerne le considerazioni sul personale della Radiologia, il settore è oggettivamente in sofferenza, in tutto il territorio aziendale. Infine, in merito all’appalto dei trasporti esternalizzati sanitari, ogni settimana viene effettuata una riunione per il monitoraggio della situazione, insieme al personale di sala operatoria, e nell’ultimo periodo non sono emerse problematiche particolari, che c’erano invece state nella fase di avvio del servizio, quando l’Azienda era appunto intervenuta per porre rimedio ad alcune criticità”.