Aggredisce i carabinieri per un controllo: a casa trovata la droga

16 marzo 2024 | 19:35
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Aggredisce i carabinieri per un controllo: a casa trovata la droga

In manette un 26enne: ha patteggiato 10 mesi per spaccio. Caccia agli altri due sfuggiti ai militari

Lo hanno notato insieme ad altri due con fare sospetto di fronte alla chiesa di San Donato e quando si sono avvicinati per un controllo ha reagito aggredendo i carabinieri che avevano appena chiesto i documenti. La reazione del 26enne, poi immobilizzato, ha ulteriormente insospettito i militari del Radiomobile della compagnia di Lucca che a casa del giovane di origini tunisine, con regolare permesso di soggiorno e residente nel capoluogo di provincia, hanno trovato quello che sospettavano: 60 grammi di marijuana già suddivisi in dosi e nascosti tra la biancheria intima nella camera da letto, oltre ad altri 10 grammi di hashish, una bilancina di precisione e altro materiale per il confezionamento delle dosi.

E’ finito così in manette il 26enne che questa mattina (16 marzo) di fronte al giudice che lo processava per direttissima ha patteggiato 10 mesi di reclusione. L’arresto è scattato durante un controllo ieri sera (15 marzo) attorno alle 22,30. I militari erano impegnati in un servizio di pattugliamento a San Donato quando davanti alla chiesa hanno notato tre stranieri. I carabinieri, riconoscendo due loro vecchie conoscenze, si sono avvicinati per effettuare un controllo, chiedendo ai tre i documenti. Durante gli accertamenti, hanno notato che uno dei tre aveva nascosto qualcosa nella cover del cellulare ma quando il giovane ha capito che sarebbe stato perquisito si è avventato contro i carabinieri, aggredendoli.

Nel frattempo ha passato il telefono agli altri due che si sono dileguati. Una volta immobilizzato l’uomo, i carabinieri hanno deciso di perquisire la sua abitazione. Da qui sono spuntati i quantitativi di droga che hanno fatto scattare l’arresto per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Il 26enne è stato trattenuto per una notte in una camera di sicurezza della caserma di Cortile degli Svizzeri e questa mattina è comparso di fronte al giudice del tribunale di Lucca davanti al quale ha patteggiato 10 mesi.

Nel frattempo, i carabinieri hanno identificato almeno uno degli altri due uomini che si sono dati alla fuga. Indagini sono in corso per risalire all’identità anche dell’altro fuggitivo.