Operaio morto a Sant’Alessio, i sindacati tuonano: “Strage da fermare”

21 marzo 2024 | 12:32
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Operaio morto a Sant’Alessio, i sindacati tuonano: “Strage da fermare”

Feneal Uil e Fillea Cgil: “Non è più possibile accettare questa situazione”

“Una morte che si aggiunge alle numerose vittime che il settore dell’edilizia continua a registrare, una continua tragedia che abbiamo l’obbligo di fermare“. Così Daniele Battistini di Feneal Uil e Michele Mattei di Fillea Cgil commentano la tragedia sul lavoro che ha strappato alla vita l’operaio di Lucca Luca Giannecchini, rimasto ucciso a 51 anni in un drammatico incidente avvenuto in un cantiere edile in via dei Dorini a Sant’Alessio.

Frana lo scavo lungo la strada, operaio muore semisepolto nel cantiere

“Apprendiamo con strazio la notizia della morte di Luca Giannecchini, lavoratore edile
di 51 anni, che ha perso la vita questa mattina durante le lavorazioni in uno scavo in Via Dorini a Lucca. Attendiamo – affermano i sindacati – che le verifiche degli organi preposti chiariscano le dinamiche della vicenda e ci stringiamo intorno al dolore della famiglia e dei cari di Luca. Quella di Luca è una morte che si aggiunge alle numerose vittime che il settore dell’edilizia continua a registrare, una continua tragedia che abbiamo l’obbligo di fermare. Non è più possibile accettare questa situazione, la sicurezza nei luoghi di lavori deve essere la priorità di tutti, nessuno escluso”.

“Crediamo – si legge nella nota sindacale – che in questa triste storia, ognuno di noi debba portare il proprio contributo, a partire dai titolari delle imprese, dalle associazioni industriali, dalle organizzazioni sindacali, dai lavoratori e dalle lavoratrice fino ad arrivare agli organi preposti al controllo. Dobbiamo tutti insieme percorrere questa strada se vogliamo invertire questo continuo e drammatico trend di infortuni mortali nel campo edile. Come Feneal-Uil e Fillea-Cgil abbiamo da diverso tempo messo in piedi una serie di iniziative volte alla sensibilità, è un percorso che non vogliamo assolutamente lasciare. Continueremo a scendere in piazza e continueremo a gridare ad alta voce che non è accettabile perdere la vita nei luoghi di lavoro. Pronti come sindacato a fare la nostra parte”.