Sistema Ambiente, Caronna dopo l’assoluzione: “Sempre agito nell’interesse di Lucca”

23 marzo 2024 | 09:51
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Sistema Ambiente, Caronna dopo l’assoluzione: “Sempre agito nell’interesse di Lucca”

Per il gup Aracri l’ex ad della società e gli altri coimputati prosciolti rispettarono le regole del codice degli appalti e del disciplinare di gara per i nuovi mezzi per la raccolta rifiuti

“Nell’esercizio della mia funzione di amministratore delegato di Sistema Ambiente ho agito nell’unico e sistematico interesse della società, ossia, in ultima analisi, della città di Lucca”. Sono parole con le quali l’ingegner Giuseppe Caronna, ex amministratore delegato ed ex consigliere di amministrazione di Sistema Ambiente, commenta la sentenza del gup Antonia Aracri che lo ha assolto con formula piena dai reati di tentata corruzione, turbata libertà degli incanti e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente. Non luogo a procedere, dunque, dopo l’udienza camerale e per altri tre coimputati.

Tentata corruzione, assolto con formula piena l’ex ad di Sistema Ambiente, Giuseppe Caronna – Luccaindiretta

“La sentenza non lascia dubbi sul comportamento tenuto all’epoca dei fatti dal sottoscritto e dalla Commissione giudicatrice – commenta Caronna – ma soprattutto mi pregio sottolineare che nell’esercizio della mia funzione di amministratore delegato di Sistema Ambiente ho agito nell’unico e sistematico interesse della Società, ossia, in ultima analisi, della città di Lucca. Spiace rilevare che per oltre due anni la città di Lucca ha visto girare per le sue meravigliose vie, piazze e monumenti mezzi per la raccolta dei rifiuti vecchi, inquinanti e sudici e mi auguro che ora vi siano le condizioni per ridare un servizio alla città degno della sua immagine”.

Nelle motivazioni del non luogo a procedere, il gup Aracri sottolinea che non vi fu alcuna turbativa d’asta nella gara per 60 nuovi mezzi per la raccolta dei rifiuti e che Caronna, insieme agli altri coimputati, agì secondo criteri “conformi alle regole stabilite dal codice degli appalti e dal disciplinare di gara”. “Con riguardo alla fattispecie di cui all’articolo 353 del codice penale – si legge in sentenza -, non solo non è stata raggiunta prova né in ordine alla collusione né alla turbativa della gara, ma deve ritenersi che l’operato della Commissione giudicatrice e dell’amministratore delegato di Sistema Ambiente Spa siano stati corretti, conformi alle regole stabilite dal codice degli appalti e dal disciplinare di gara”.