Tiene la moglie segregata in casa: arrestato. Un altro marito violento in manette per percosse

Due nuovi casi di violenza di genere scoperti e fermati dai carabinieri

Ancora due donne, vittime delle violenze di mariti e compagni, in provincia di Lucca. Uomini violenti che, grazie all’intervento dei carabinieri, sono stati arrestati. Gli ultimi due distinti episodi, emersi entrambi nel giro di pochissimo tempo, si sono verificati in Valle del Serchio e in Garfagnana.

I carabinieri di Bagni di Lucca e Piazza al Serchio hanno arrestato due uomini, uno dei quali di origini stranieri, accusati di violenza di genere nei confronti delle rispettive compagne di vita.

Elemento comune tra i due episodi il fatto che entrambi erano stati già sottoposti a provvedimenti giudiziari per gravi violenze delle loro compagne ma nonostante questo avevano violato i divieti.

Nel primo caso sono stati i carabinieri di Bagni di Lucca a raccogliere una serie di episodi che hanno messo nei guai un 43enne, di origini marocchine residente nel comune della Valle del Serchio. Stando all’accusa avrebbe perseguitato la moglie, condizionandone le libere scelte e provocandole un grave senso di malessere, segregandola in casa. Stando all’accusa, l’uomo, sottoposto agli arresti domiciliari proprio a fronte di pregressi reati di maltrattamenti e sequestro di persona, commessi nell’ambito del rapporto coniugale. Pertanto la magistratura lucchese, valutati gli esiti delle indagini dei carabinieri e la situazione di rischio per la donna ha ritenuto sostituire gli arresti domiciliari con la detenzione cautelare in carcere.

Il secondo caso, verificatosi a Piazza al Serchio, ha invece riguardato un operaio 58enne italiano, che lo scorso 11 marzo era stato allontanato dalla casa familiare con un provvedimento d’urgenza eseguito dai carabinieri dopo che, al culmine di una lite, avrebbe percosso la compagna provocandole lesioni certificate con prognosi di guarigione per 30 giorni. Tornato a casa della vittima, nonostante un provvedimento che gli vietava di avvicinarsi ai luoghi di abitazione o frequentati dalla persona offesa, i militari hanno provveduto ad arrestarlo in flagranza di reato.

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