Crediti inesistenti per abbattere i debiti, maxi sequestro alla società del settore lapideo

17 aprile 2024 | 10:03
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Il gip ha dato l’ok alla misura dopo le indagini della finanza

Un maxi sequestro di circa 300mila euro nei confronti di una società della lavorazione del marmo in Versilia è stato eseguito dalla guardia di finanza su disposizione del gip di Lucca. Il sequestro preventivo per equivalente è scattato a seguito di accurate investigazioni economico finanziarie in materia di evasione fiscale.

L’indagine trae origine da una precedente attività ispettiva condotta dalla locale Agenzia delle Entrate nei confronti della società, che opera nel settore lapideo della Versilia, a seguito della quale erano stati deferiti alla procura della Repubblica il presidente del consiglio di amministrazione e il rappresentante legale per indebita compensazione di crediti fiscali inesistenti per circa 300.000 euro.

Le conseguenti attività di indagine hanno consentito, stando sempre alla ricostruzione della finanza, di confermare quanto constatato dall’ufficio finanziario, ampliando il patrimonio conoscitivo anche sulle capacità patrimoniali dei due indagati nonché della società. All’esito degli approfondimenti investigativi, è stata proposta la misura del sequestro preventivo, anche per equivalente, della somma pari all’ammontare della compensazione di crediti inesistenti utilizzati per abbattere, illecitamente, il debito fiscale della società.

In tal senso, la procura, ritenendo sufficienti gli elementi probatori raccolti dagli investigatori, ha interessato il gip, che ha emesso il provvedimento reale cautelare nei confronti della società nonché degli indagati, poi eseguito, nei giorni scorsi, dai militari del gruppo Viareggio con il sequestro di somme di denaro a carico del presidente del Consiglio di amministrazione della società, per un totale di circa 300.000 euro. L’operazione sviluppata dalla Guardia di Finanza, in sinergia con la procura della Repubblica e l’Agenzia delle Entrate anche alla luce di un protocollo d’intesa in atto, testimonia l’impegno nell’azione di contrasto ai fenomeni illeciti economici e finanziari più gravi e insidiosi, integrando le funzioni di polizia economico-finanziaria con quelle di polizia giudiziaria e garantendo il perseguimento degli obiettivi di aggressione dei patrimoni dei soggetti che si sono indebitamente arricchiti.