Bancarotta preferenziale, guai per l’amministratore unico della Srl

29 aprile 2024 | 12:28
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Bancarotta preferenziale, guai per l’amministratore unico della Srl

La Cassazione ha respinto il ricorso dell’imprenditore

Bancarotta preferenziale. E’ questa, secondo la Cassazione, l’accusa che deve essere confermata in via definitiva nei confronti dell’amministratore unico di Baby Gioca Srl, ditta dichiarata fallita il 14 settembre del 2016.

Lo hanno stabilito gli ermellini, respingendo il ricorso presentato dall’avvocato Nicola Poli, legale dell’amministratore della Srl, per impugnare la sentenza della Corte d’Appello di Firenze che aveva confermato la decisione del gup di Lucca, all’esito del rito abbreviato.

La Cassazione ha infatti respinto le tesi della difesa che chiedeva di riformare la sentenza, contestando in particolare l’assunto che la crisi della società risalisse “a molto prima del 2015”. Stando ai giudici, sulla scorta delle osservazioni e dei dati raccolti dal curatore fallimentare da parte della Corte d’Appello, la responsabilità penale dell’amministratore unico sarebbe comunque confermata. Nel mirino degli inquirenti erano finiti alcuni bonifici eseguiti nel 2015 a favore dei soci a titolo di reso per finanziamento infruttifero dell’importo complessivo pari a 11.590 euro, utilizzando denaro nella disponibilità della società.

L’amministratore unico era stato assolto dall’imputazione di bancarotta semplice dal momento che, per l’accusa, lo stato di insolvenza della ditta fallita non poteva risalire a epoca anteriore all’approvazione del bilancio, avvenuta il 5 agosto 2016, lo stesso giorno in cui l’amministratore, si era attivato immediatamente a formulare istanza di fallimento.