Folla per l’ultimo saluto al sovrintendente capo Gianluca Rossi






Chiesa gremita al funerale del poliziotto
Chiesa gremita per l’ultimo saluto a Gianluca Rossi, il sovrintendente capo deceduto ieri, dopo una gravissima malattia che non gli ha lasciato scampo.
Attorno alla moglie, anche lei poliziotta, Beatrice Ferrari, e alle due figlie, Rachele e Rebccca, si è stretta non solo tutta la comunità di Torre del Lago, ma anche la grande famiglia della polizia: presenti sia il questoreEdgardo Giobbi che il dirigente del commissariato di Viareggio Luigi Larotonda, i colleghi ancora in servizio e la “vecchia guardia”, poliziotti sia della squadra volante che dell’Anticrimine, dove Gianluca ha operato per anni, e colleghi ormai in pensione, oltre ai comandanti della Stazione dei carabinieri di Viareggio e della frazione pucciniana.
Attorno alla bara rose bianche e rosse, e tanti girasoli, con l’omelia affidata a don Emanuele, cappellano della polizia di Stato, con a fianco don Gilberto, vice parroco della chiesa di San Giuseppe.
“La vita terrena è solo un passaggio – ha ricordato il sacerdote – ma nessuno muore, non muore l’anima, e ci ritroveremo uniti dopo la resurrezione”.
Lacrime, tante, nell’ascoltare i ricordi di un uomo che ha amato tanto sia la sua famiglia che la divisa.
“A me il compito arduo di tratteggiare la persona che eri e, soprattutto, l’affetto che hai saputo meritarti”, sono state le parole in suo ricordo del commissario capo Gerardo Magliulo, che oltre ad aver ripercorso la carriera di Gianluca, sempre pronto a un passo indietro nei confronti di figure carismatiche, e a dare invece consigli alle nuove leve, perchè credeva nei giovani, e nel futuro della polizia, ha delineato la sua grande anima, in un discorso semplice, breve, ma molto profondo che ha toccato il cuore di tutti: “Aiuta la tua famiglia ad asciugare le loro lacrime, fagli ritrovare il sorriso. Buon viaggio amico, e salutaci il “secco” ( Mirko Billlone) che ti ha voluto precedere in questo viaggio”.
Il feretro, portato a spalla dagli agenti, mentre le sirene delle volanti suonavano in strada, è partito alla volta di Livorno, dove la salma sarà cremata.