Veronesi, ancora accuse dal Fatto Quotidiano: “Mai bocciato in alcun esame del Conservatorio”

Il maestro replica al secondo articolo sulla sua formazione accademica: “Vergognoso abbassarsi a propagandare falsità, senza la conferma fattuale dei documenti”
Nuovo attacco al presidente del comitato per le celebrazioni pucciniane, Alberto Veronesi, dal Fatto Quotidiano. Ancora una volta non tarda ad arrivare la replica pubblica.
“In riferimento all’ulteriore articolo diffamatorio del Fatto Quotidiano uscito in data odierna: Così bocciammo Veronesi al Conservatorio. I suoi prof raccontano perché non fu ammesso e passò da privatista “per il rotto della cuffia”, ribadiisco con forza che il sottoscritto non è mai stato bocciato in alcun esame del Conservatorio, nemmeno all’esame di conferma del corso di “composizione sperimentale” di Adriano Guarnieri, come da questi dichiarato. Sui verbali si legge testualmente, ‘esame conferma primo anno 86/87 voto 9’. L’anno dopo, come quasi metà dei suoi allievi, mi dimisi dal Conservatorio per presentarmi da privatista per l’esame di “composizione principale”. Non vi è stata dunque alcuna bocciatura”.
“Non risponde al vero nemmeno la dichiarazione di Bruno Zanolini – prosegue Veronesi – Lui si presentò da privatista e gli dammo (sic) un sei giusto per farlo passare, dicendo tra noi, tanto seguirà le orme del padre e non farà mai il musicista. Così passò per il rotto della cuffia con il voto minimo. Il verbale del compimento inferiore di composizione, che allego, dato l’anno dopo, nel 1988, presso lo stesso Conservatorio riporta la votazione di 7. Considerato che anche Giacomo Puccini, da interno del Conservatorio di Milano, conseguì il diploma con 163/200, pari a 8.15, non è da considerarsi disonorevole, presso lo stesso Conservatorio, da privatista, conseguire un esame con il 7”. Aggiungo che Il Fatto Quotidiano così scriveva del sottoscritto nel 2020: Non è la prima discesa in campo di Veronesi in politica: già nel 2016 era stato eletto in consiglio comunale a Milano con il Pd di Beppe Sala ma aveva rinunciato per la carriera. Adesso, dopo la direzione alla Filarmonica di Vienna e del Festival pucciniano, ha deciso di impegnarsi in prima persona. Per questo giornale prima, quando militavo a sinistra, ero il direttore della Filarmonica di Vienna, oggi, sono uno che è stato bocciato agli esami di Conservatorio”.
“Trovo vergognoso – conclude – abbassarsi a propagandare falsità, senza la conferma fattuale dei documenti, pur di diffamare un qualsiasi cittadino italiano. Trovo vergognoso, con quanto succede nel mondo, che una testata giornalistica perda tempo e risorse a pensare ai voti di scuola di un cittadino italiano. Trovo vergognoso che un giornale, quando il sottoscritto faceva campagna elettorale per il Pd, parlasse del sottoscritto in termini più che positivi, per poi diffamarmi e denigrarmi da quando ho dichiarato che stimo Giorgia Meloni. Ripeto che il sottoscritto continuerà a difendersi in ogni sede contro la diffamazione perpetrata chiaramente a causa delle mie idee politiche”.