Disturbi dell’udito a causa di un macchinario, indennizzo per un carpentiere

Il giudice ha riconosciuto la malattia professionale al lavoratore
Ha riportato problemi di udito utilizzando un macchinario nella sua attività di carpentiere che svolge per una ditta di Viareggio da ormai 40 anni. Un disturbo da ipoacusia percettiva bilaterale che, secondo il lavoratore, sarebbe derivato dalle mansioni svolte. Ora anche secondo il giudice del lavoro del tribunale di Lucca, Alfonsina Manfredini, che ha accolto il ricorso dell’operaio contro il diniego al riconoscimento della malattia professionale.
Il carpentiere, infatti, si era visto negare questo riconoscimento dopo aver presentato relativa domanda il 7 novembre del 2018. Anche il ricorso contro il diniego non aveva avuto esito favorevole e il 18 settembre del 2020 la pratica era stata archiviata a seguito di una valutazione medica.
Vistosi precluse tutte le altre strade, il lavoratore si è rivolto al tribunale chiedendo il riconoscimento di postumi pari al 10% (oltre ad altre patologie riconosciute per il 10%). Le valutazioni del caso sono state affidate dal giudice ad un ctu che, esaminando le analisi audiometriche, ha stabilito che venisse riconosciuto al carpentiere un danno biologico del 5%. Il giudice ha deciso di riconoscere, tenuto conto delle valutazioni preesistenti relative all’ernia discale ed epicondilite (10%), e dopo applicazione del criterio riduzionistico, un danno del 14%, condannando l’ente al pagamento del relativo indennizzo.