Atti sessuali con minori conosciuti in palestra: perizia psichiatrica per l’ex poliziotto
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La difesa ha chiesto il rito abbreviato
Udienza dinanzi al gup, dottor Alessandro Trinci, questa mattina al tribunale di Lucca, per l’ex poliziotto, radiato dalla Polfer, difeso di fiducia dall’avvocato Enrico Carboni e la collega Elena Picchetti.
L’uomo è accusato di aver avuto rapporti sessuali con adolescenti conosciuti nella palestra dove era allenatore, che invitava nella sua abitazione.
Le parti offese, quattro, si sono costituite parti civili.
La difesa ha chiesto il rito abbreviato e una perizia psichiatrica, per un approfondimento sulle eventuali condizioni dell’assistito per eventuali disturbi della personalità.
Il gup ha disposto la perizia: il prossimo 9 luglio è previsto il conferimento dell’incarico a un perito del tribunale. Per il rito abbreviato, la decisione verrà presa in un secondo momento.
L’indagini, delicate e complesse, erano iniziate mesi addietro con gli inquirenti che avevano raccolto le varie testimonianze dei genitori e dei minori che frequentavano la palestra versiliese.
Il “caso” era scoppiato dopo che un giovane aveva trovato il coraggio di raccontare in famiglia cosa succedeva, e i genitori avevano subito presentato denuncia. Mentre la palestra era stata perquisita e altri atleti erano stati ascoltati
Massimo riserbo sulla vicenda che ha scosso gli animi di molti genitori, ignari di quanto accadesse. L’inchiesta della squadra mobile di Lucca, coordinata dalla Procura diretta dal dottor Domenico Manzione, era stata resa nota proprio della stessa questura.
Già il 27 ottobre dello scorso anno, la giustizia sportiva aveva esonerato l’allenatore in via cautelare, “da ogni attività federale”, come reso noto sul sito della Fipe Toscana, e ora è stato radiato
Una comunità sotto choc quella della Versilia, investita dalla notizia del poliziotto della Polfer indagato: un insospettabile, a detta di molti, anche se, da tempo si rincorrevano i “rumors” sulla vicenda dell’uomo che avrebbe allungato le mani sui ragazzini, tutti minorenni all’epoca dei fatti.