Ambulante di 20 anni pestato a morte: il presunto killer fermato a Lucca dopo la fuga

17 luglio 2024 | 10:14
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Ambulante di 20 anni pestato a morte: il presunto killer fermato a Lucca dopo la fuga

La vittima spirata in ospedale dopo essere stata picchiata nel cuore di Palermo. Il 28enne accusato del delitto è al San Giorgio

E’ stato fermato dagli agenti di polizia mentre stava per salire a bordo di un bus in partenza dalla città per lasciare il paese. Il 28enne, di origine somala, arrestato l’altro ieri a Lucca è accusato di omicidio perché ritenuto tra i partecipanti alla brutale aggressione del 4 luglio scorso a Palermo, che ha portato alla morte ieri (16 luglio) di un venditore ambulante di appena 20 anni.

La giovane vittima era stata pestata a sangue in via Maqueda, nel cuore della città siciliana, da un gruppo di stranieri che aveva fatto perdere le tracce tra i vicoli di Ballarò. Le indagini subito avviate da parte degli uomini della Squadra mobile della questura di Palermo hanno portato a Lucca: l’esame delle telecamere e soprattutto le cellule a cui si è agganciato il cellulare del sospettato hanno condotto gli investigatori sulla pista giusta.

Gli uomini della squadra mobile di Lucca, quindi, avvisati dai colleghi di Palermo, hanno rintracciato il sospettato e lo hanno arrestato. Stava per salire su un bus a Lucca, diretto probabilmente all’estero. Adesso si trova nel carcere San Giorgio di Lucca a disposizione dell’autorità giudiziaria. Stando a quanto sostengono gli inquirenti, sarebbe lui, 28enne di origini somale, l’aggressore di Moataz Derbeli, 20 anni, morto dopo 12 giorni di agonia nel reparto di terapia intensiva del Policlinico di Palermo.

La brutale aggressione costata la vita all’ambulante era stata ripresa dalle telecamere. Le indagini coordinate dal procuratore Maurizio De Lucia e dall’aggiunto Ennio Petrigni hanno portato ad un identikit del presunto killer. Seguendo il suo cellulare, gli investigatori sono poi giunti a localizzarlo a Lucca.