Aggredisce la compagna in piazza San Michele poi minaccia di morte l’assessore intervenuto a soccorrerla: guai per un 50enne

19 luglio 2024 | 17:01
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Aggredisce la compagna in piazza San Michele poi minaccia di morte l’assessore intervenuto a soccorrerla: guai per un 50enne

“Io finirò in galera ma tu hai finito di vivere”: con queste parole l’aggressore, deferito 12 volte per violazione del Dacur, si è rivolto a Fabio Barsanti che è accorso per fermare la violenza. Il racconto choc: “Le stava tirando i capelli e premendo con forza la testa sui gradini del loggiato”

“Io finirò in galera, ma tu hai finito di vivere”. Sono queste le parole minacciose che un 50enne, volto noto alle forze dell’ordine per una sfilza di episodi di molestie e disordini in piazza San Michele, già colpito da Dacur il 22 maggio scorso e denunciato (con oggi) ben 12 volte dalla polizia per la violazione del provvedimento emesso dal questore, ha pronunciato contro l’assessore allo sport e alla protezione civile Fabio Barsanti, dopo che l’esponente della giunta era intervenuto a difesa di una donna che il manesco frequentatore del centro stava aggredendo brutalmente.

L’ennesimo episodio movimentato, terminato dall’intervento di due volanti della polizia, si è verificato nel primo pomeriggio di oggi (19 luglio). Protagonista una vecchia conoscenza della polizia, che, insieme ai carabinieri e alla polizia municipale hanno intensificato i passaggi in San Michele dopo che sabato scorso un 45enne – anche lui facente parte di un gruppo di balordi che staziona al loggiato Pretorio, spesso in preda ai fumi dell’alcol – ha creato scompiglio alla Buca di Sant’Antonio schiaffeggiando un cliente intervenuto per allontanarlo dal rinomato ristorante in cui stava infastidendo le persone presenti ai tavoli.

A pochi giorni da quei fatti, oggi piazza San Michele è stata scenario di un altro episodio, condito di urla e violenze. Ed infine minacce. Il 50enne che già il 22 maggio scorso, colpito dal Dacur con relativo divieto di ripresentarsi in piazza San Michele (poi esteso a tutto il centro storico), noncurante per l’ennesima volta dei divieti, l’uomo si è di nuovo ripresentato in piazza San Michele e si è reso protagonista di un acceso diverbio con la compagna che si trovava con lui. Il litigio non è passato inosservato, perché l’uomo è passato subito dopo alle mani, colpendo la fidanzata e tirandole i capelli e premendole la testa sui gradini del loggiato Pretorio.

Tra i testimoni dell’accaduto anche l’assessore alla protezione civile e allo sport, Fabio Barsanti che è intervenuto per fermare la violenza sulla donna ma è stato minacciato di morte: “Oggi, mentre passavo da San Michele, mi sono imbattuto nuovamente nel solito personaggio che da anni tiene in ostaggio la piazza. Le urla si sentivano da via Calderia, solo che stavolta era in corso un’aggressione fisica alla propria compagna, alla quale stava tirando i capelli e premendo con forza la testa sui gradini della piazza. Gli ho urlato di toglierle le mani di dosso; è servito almeno a quello, ma non a impedire che continuasse nella sua escandescenza”.

“Da testimone oculare – racconta Barsanti – ho chiesto allora l’intervento delle forze dell’ordine e, davanti agli agenti sopraggiunti, il solito personaggio si è rivolto a me: ‘io finirò in galera, ma te hai finito di vivere’. In questo modo sarà possibile aggiungere un altro verbale a quelli (moltissimi) già presenti sul tavolo del magistrato, stavolta per minacce a pubblico ufficiale. Che possa essere la volta buona e che l’episodio possa contribuire alla sua scomparsa dalla piazza, perché Lucca non si merita questa situazione”.

Al termine degli accertamenti, il 50enne è stato, infatti, nuovamente denunciato per la violazione del Dacur: si tratta ormai della dodicesima volta dal 22 maggio scorso. Da quanto appreso, invece, la compagna ha deciso di non procedere nei confronti dell’aggressore, con il quale si è poi allontanata.