Maxi impianto fotovoltaico a Porcari, il round al Tar va all’azienda agricola

26 luglio 2024 | 21:10
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Maxi impianto fotovoltaico a Porcari, il round al Tar va all’azienda agricola

Accolto il ricorso della Woo Srl che chiedeva l’annullamento del diniego del Comune. L’amministrazione annuncia già la volontà di impugnare la sentenza al Consiglio di Stato

Maxi impianto fotovoltaico a Porcari, il round al Tar della Toscana va alla società agricola Woo Srl. I giudici del tribunale amministrativo regionale hanno infatti accolto, con una decisione di merito, il ricorso presentato nel febbraio scorso dalla società che ha proposto di realizzare il progetto in una vasta area agricola nella zona di via Forabosco, annullando di fatto il no del Comune di Porcari non solo alla installazione di quell’impianto fotovoltaico ma soprattutto alla sua collocazione sotto la Torretta. L’amministrazione guidata da Leonardo Fornaciari ha intenzione comunque di tornare al Consiglio di Stato.

La vicenda prende inizio il 15 febbraio scorso con il ricorso al Tar della società agricola per chiedere l’annullamento della nota comunale del 9 gennaio 2024, relativa alla pratica edilizia assunta il 7 aprile del 2023, ovvero la conclusione del procedimento di verifica dei presupposti per la presentazione dell’istanza, mediante la quale il Comune di Porcari aveva qualificato l’intervento di installazione di un impianto fotovoltaico a terra come non realizzabile mediante la presentazione della Dila. Come noto, infatti, la società si era rivolta al Tar per chiedere la sospensione del provvedimento del Comune e in prima istanza il tribunale amministrativo aveva accolto la domanda cautelare di sospensione del provvedimento impegno, con ordinanza dell’8 marzo 2024.

Successivamente, il Consiglio di Stato, con ordinanza numero 1328 del 12 aprile scorso, accogliendo l’appello cautelare del Comune di Porcari, in riforma della ordinanza del Tar, aveva respinto l’istanza cautelare proposta in primo grado, con la motivazione che il pregiudizio allegato dalla società ricorrente non avrebbe presentato “i caratteri della gravità, immediatezza e irreparabilità, essendo i lavori allo stadio iniziale”. La questione, dunque, è finita nuovamente sul tavolo del Tar per la decisione di merito. Che ha nuovamente dato ragione all’azienda agricola annullando i provvedimenti del Comune di Porcari.

L’amministrazione ha intenzione di ricorrere al Consiglio di Stato. Ad annunciarlo il sindaco Leonardo Fornaciari: “Il 14 marzo scorso in un video dalla Fornace – spiega il primo cittadino in un post su Facebook – vi annunciai la decisione di ricorrere al Consiglio di Stato contro la decisione del Tar Toscana che di fatto permetteva l’immediato inizio dei lavori del fotovoltaico e fissava l’udienza di merito al 10 luglio. Precisavo che secondo noi era importante arrivare al dibattimento del 10 luglio senza che i lavori fossero eseguiti. Ebbene il Consiglio di Stato ad aprile ci diede ragione perché ‘…considerato che il pregiudizio allegato dalla società agricola ricorrente non presenta i caratteri della gravità, immediatezza e irreparabilità atteso che i lavori relativi all’impianto di cui trattasi sono ad uno stadio iniziale” ma soprattutto e molto più importante scriveva il Consiglio di Stato ‘..considerato che le questioni connesse all’interpretazione dell’articolo 20, comma 8, del decreto legislativo 199 del 2021 debbano essere adeguatamente approfondite nella sede di merito’. Nel merito il 10 luglio scorso il Tar Toscana ha di fatto confermato che per quel Tribunale l’impianto fotovoltaico a Forabosco può essere realizzato. Io e non solo io non siamo d’accordo”.
“Crediamo – aggiunge il primo cittadino – che il decreto legislativo 199 del 2021 non sia così chiaro. Ora che succede? Succede che come abbiamo già fatto a marzo scorso non ci fermeremo. I legali stanno già studiando le carte. Andremo di nuovo a Roma al Consiglio di Stato a chiedere giustizia e dove già una volta, ad aprile, abbiamo avuto ragione. Lo abbiamo sempre detto e lo continuerò a dire : si alle rinnovabili ma non in ogni luogo e ad ogni prezzo”.