Incendio al deposito dell’oleificio, spente le fiamme e bonificata l’area. Revocata l’ordinanza del sindaco

La prima cittadina raccomanda comunque di lavare bene le superfici, frutta e verdura e la biancheria esposta all'esterno. Via alle indagini sulle cause

Buone notizie, almeno sul fronte ambientale, per l’incendio che ha interessato l’azienda Stefanini di Altopascio.

A darla è la sindaca di Altopascio, Sara D’Ambrosio: “A seguito di valutazioni congiunte degli organi competenti, valutata la tipologia dei materiali interessati dall’incendio, vista le condizioni atmosferiche ad incendio in corso e quelle attuali si ritiene superata l’ordinanza. Si raccomanda comunque di lavare bene le superfici esposte all’esterno, gli ortaggi e la frutta di orti e giardini, oltre alla biancheria esposta all’esterno”.

L’incendio, nel frattempo, è completamente spento e bonificato. I vigili del fuoco stanno valutando se lasciare del tutto il sito o lasciare un presidio in caso di nuovi focolai. Sono invece partite le indagini sulle cause del rogo, che dovranno chiarire se ci sono responsabilità sull’episodio che per una notte ha preoccupato l’intero paese del Tau.

“Questo incendio – spiega Sara D’Ambrosio – è stato il meno esteso a livello di grandezza territoriale, ma il più impegnativo in termini di coinvolgimento di mezzi, uomini, infrastrutture, che ci siamo trovati a gestire da quando sono sindaco di Altopascio: la macchina dei soccorsi ha reagito e agito all’unisono. I vigili del fuoco, con squadre accorse anche da fuori provincia, la protezione civile provinciale, le forze di polizia, la Croce Rossa, l’antincendio boschivo di Montecarlo. La macchina comunale ha risposto con prontezza, dalla polizia municipale che ha trascorso la notte sul posto, l’ufficio ambiente, l’ufficio tecnico, gli operai. Le aziende che si sono messe subito a disposizione per dare mezzi e materiali utili alle operazioni di soccorso e di intervento. Gli organi competenti in materia ambientale e sanitaria, Arpat e Asl, con cui mi sono interfacciata per tutto il decorso dell’emergenza, compresa la pubblicazione dell’ordinanza”.

“Quando accadono queste cose occorre essere tempestivi e seguire l’evoluzione di ogni passaggio per poter informare in tempo reale la cittadinanza: sembra una cosa banale e facile ma non lo è – dice ancora – Prima di firmare un’ordinanza, per esempio, occorre avere indicazioni precise dalle autorità competenti, con le quali ci confrontiamo per decidere il raggio di azione di quell’ordinanza e anche i contenuti. Ecco perché gli sviluppi sono frequenti e seguono anche l’evolversi dell’emergenza: ieri e stanotte era necessario dire alle persone di tenere chiuse porte e finestre e di evitare di stare all’aperto, vista la nube di fumo, e conseguente cenere, che ha ricoperto il nostro paese. Oggi, a incendio spento, considerate anche le condizioni atmosferiche, le valutazioni sono altre e alcune di quelle di ieri vengono meno, ma resta invece valida l’accortezza di lavare abbondamente superfici, panni, frutta e verdura colta dall’orto. Quello che deve fare chi amministra un Comune è aggiornare volta volta, per consentire a tutti di essere informati con la massima tempestività. Ringrazio ancora una volta tutti coloro che sono stati sul campo per risolvere l’incendio”.

 

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