Ruba due paia di scarpe e fugge, bloccato reagisce ai poliziotti: arrestato

L'uomo è stato rintracciato nei pressi del sottopasso della stazione: gli agenti per fermarlo hanno dovuto usare il taser. Condannato, sarà espulso: è il 23esimo negli ultimi mesi

Nel tardo pomeriggio di ieri il responsabile di un noto negozio di scarpe di San Concordio ha richiesto l’intervento per il furto di due paia di scarpe da parte di un uomo, già conosciuto dal richiedente, in quanto in passato si era presumibilmente reso responsabile di altri furti.

L’autore del fatto, dopo aveva asportato due paia di scarpe danneggiando le placche antitaccheggio, è fuggito in sella ad una bici. Le immediate ricerche delle volanti della questura di Lucca hanno consentito ai poliziotti di rintracciarlo nei pressi del sottopasso della stazione ferroviaria. Al momento del controllo, l’uomo ha aggredito gli operatori con pugni a calci costringendoli all’uso del taser.

A seguito della perquisizione l’uomo è stato trovato in possesso delle due paia di scarpe, che sono state restituite al negozio, pertanto è stato arrestato per furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria.

All’esito del giudizio per direttissima, l’uomo è stato condannato a quattro mesi di reclusione, pena sospesa, ed a seguito del decreto di espulsione del prefetto e all’ordine di accompagnamento del questore, è stato accompagnato al Cpr di Milano per la successiva espulsione dal territorio nazionale.

I numeri

L’azione coordinata tra le volanti della questura e dei commissariati di Viareggio e Forte dei Marmi e l’ufficio immigrazione ha prodotto, negli ultimi mesi, più di 50mila controlli, che hanno consentito l’identificazione di stranieri irregolari, sui quali si sono concentrati gli sforzi organizzativi necessari per procedere all’espulsione dal territorio nazionale.

La strategia messa in campo in questi mesi dal questore Edgardo Giobbi ha mirato, in particolare, a quegli stranieri che si sono rivelati pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica, commettendo reati o comportamenti antisociali, consentendo all’ufficio immigrazione di effettuare 23 accompagnamenti alla frontiera o nei centri per il rimpatrio appositamente creati per la successiva espulsione.

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