La ‘cena’ è in realtà una festa con dj: sanzionato uno stabilimento balneare di Forte dei Marmi

12 agosto 2024 | 18:12
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La ‘cena’ è in realtà una festa con dj: sanzionato uno stabilimento balneare di Forte dei Marmi

A intervenire al locale anche il primo cittadino dopo le lamentele di alcuni residenti per la musica troppo alta

La cena con musica di sottofondo diventa una vera e propria discoteca: sanzionato uno stabilimento balneare di Forte dei Marmi.

Dopo aver ricevuto diverse lamentele per il volume troppo alto, lo stesso sindaco Bruno Murzi si era recato al locale nella notte a cavallo tra venerdì 9 e sabato 10 agosto. Il primo cittadino, aveva quindi accertato personalmente che una delle 40 cene autorizzate con musica in sottofondo era diventata una festa, trasformando lo stabilimento in un luogo di pubblico spettacolo.

Nella notte successiva, tra sabato e domenica, dopo nuove segnalazioni, a intervenire è stata la polizia che ha potuto accertare l’infrazione dell’ordinanza, sia per quanto riguarda i decibel, sia per l’orario, data la deroga concessa fino all’1,30 e la musica ancora accesa alle 2. Il personale del commissariato di polizia dopo alcuni controlli, ha riscontrato che era in corso una ‘serata danzante’ con tanto di dj e parte dello stabilimento destinata a pista da ballo con avventori che non avevano partecipato ad alcuna cena ed erano arrivati solo per consumare una bevuta e ballare.

La polizia municipale, ricevuto il rapporto del commissariato, ha contestato al gestore dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande annessa allo stabilimento, oltre alle violazioni amministrative previste per aver infranto l’ordinanza sindacale con una multa pari a 450 euro, anche la violazione dell’articolo 666 del codice penale, avendo intrapreso un’attività di pubblico spettacolo in mancanza dell’autorizzazione prevista dall’articolo 68 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza.

A questa sanzione seguirà la comunicazione al Suap che determinerà l’importo della sanzione variabile tra 258 e 1549 euro, oltre alla sospensione dell’attività svolta in difetto di autorizzazione. Alla luce dell’ordinanza lo stabilimento potrebbe rischiare, qualora venisse accertata una nuova violazione della stessa natura, di non poter svolgere ulteriori cene, anche prima del raggiungimento del limite previsto, avendo svolto l’attività in difformità.

Oltre alle sanzioni in capo al gestore dell’attività di somministrazione, sono in corso approfondimenti anche su eventuali responsabilità del titolare della concessione demaniale per non aver vigilato sul corretto utilizzo, con possibilità di arrivare a una possibile revoca della concessione.