Sant’Anna di Stazzema, cerimonia a 80 anni dall’eccidio. Mattarella: “La Repubblica ha qui le radici”

Tante le autorità presenti nell’anniversario della strage
“Sant’Anna di Stazzema è un sacrario europeo del dolore, e un simbolo di riscatto di quella rinascita umana e civile che ha saputo opporsi alla barbarie, generando democrazia, libertà, pace, laddove si voleva cancellare ogni speranza. La Repubblica può qui riconoscere le sue radici”.
Questo il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, letto ai presenti nel giorno dell’anniversario della strage nazifascista. Un appuntamento che, come di consueto, ha richiamato istituzioni, autorità e cittadini nei luoghi in cui, il 12 agosto 1944, persero la vita 560 persone, tra cui 130 bambini. Tanti i Comuni, gli amministratori locali, i rappresentanti dell’Anpi, e le associazioni. Assente, però, il governo, come ricordato da Verona e Giani. “Chi ha ruoli importanti, oggi – ha detto il sindaco di Stazzema e presidente dell’Istituzione Parco nazionale della Pace Maurizio Verona – aveva il dovere di essere qui a Sant’Anna, di accogliere l’invito, di guardare gli occhi dei nostri superstiti, abbracciarli, chiedere scusa dell’oblio di Stato sui fatti del 12 agosto 1944, e ringraziarli per quello che fanno con molto dolore ma con altrettanta tenacia. Oggi qualcuno è assente”.
La cerimonia è iniziata con la deposizione di due corone di alloro, una alla cappellina intitolata ad Anna Pardini e una al monumento ai caduti nella piazza della chiesa di Sant’Anna. Successivamente è stato sottoscritto da segretario generale dell’Associazione Robert Kennedy human rights Italia, Federico Moro, e dal sindaco Maurizio Verona un protocollo di intesa per portare nelle scuole di Stazzema temi legati a diritti umani, educazione civica e sostenibilità anche per tenere viva la memoria di avvenimenti come la strage di Sant’Anna di Stazzema.
Dopo la santa messa officiata dall’Arcivescovo di Pisa Giovanni Paolo Benotto, il corteo di centinaia di persone è salito per la via Crucis al Sacrario a Col di Cava dove sono avvenute le orazioni ufficiali. Presenti c’erano Raffaella Bonsangue, consigliere giuridico del Ministro per il diritto giuridico internazionale Antonio Tajani (che l’amministrazione comunale di Stazzema aveva formalmente invitato, così come aveva inviato una lettera alla presidenza del consiglio dei ministri del Governo per chiedere la presenza di un rappresentante dello Stato), il prefetto di Lucca Giuseppa Scaduto, e la console dell’ambasciatore della Germania in Italia Susanne Welter.
“Sant’Anna è Parco nazionale della pace dal 2001 e da quest’anno è stata riconosciuta Marchio del patrimonio Europeo. La Commissione Europea ha riconosciuto il valore Europeo di Sant’Anna di Stazzema in quanto luogo della memoria che commemora le sofferenze delle popolazioni civili durante le guerre – ha detto il sindaco Maurizio Verona -. In questi ultimi mesi abbiamo perso altri ambasciatori di pace: Ada, Mauro, Licia, Lilia, che insieme agli altri superstiti in questi anni hanno incontrato migliaia di giovani studenti che si sono recati a Sant’Anna per conoscere quella tragica storia. I superstiti sono donne e uomini preziosi, che hanno svolto, e continuano a svolgere, un ruolo fondamentale per tenere viva la memoria, attraverso i loro racconti, le loro tristi storie (fatte di uccisioni di madri padri fratelli sorelle e amici), con l’obiettivo che, questo loro sacrificio serva a non ripetere gli stessi errori in altre parti del mondo”.
Il primo cittadino ha ricordato e ammonito il governo. “Quattro anni fa, da questo luogo, lanciammo la sfida di una legge di iniziativa popolare contro la vendita di oggetti con simboli fascisti e nazisti, e contro la propaganda delle ideologie fascista e nazista, con particolare riferimento alla rete ed in piena pandemia abbiamo raccolto 250mila firme, consegnate alla Camera il 29 aprile del 2021 – ha ricordato -. Ancora il Parlamento non la discute, forse non la discuteranno mai, però sappiate che non è un esercizio democratico ignorare una proposta di legge di iniziativa popolare, ricordatevi, non fa onore agli onorevoli responsabili di questo insabbiamento, ma non molleremo, torneremo nelle piazze».
Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, a cui era affidata l’orazione ufficiale, ha ringraziato il Comune di Stazzema e l’Associazione martiri di Sant’Anna per l’impegno costante nel Parco nazionale della pace atto a mantenere viva la memoria, e i tanti sindaci toscani presenti. “A Sant’Anna di Stazzema – ha detto – e nelle altre duecento località della Regione che sono state caratterizzate da crimini di guerra contro i civili batte il cuore pulsante delle Toscana”. Il presidente, come il sindaco Verona, ha poi ammonito il governo sui risarcimenti ai familiari delle vittime trucidate barbaramente dai nazifascisti. “Oggi la memoria va sostenuta, così come avviene qui nel Parco nazionale della pace di Sant’Anna con decine di iniziative – ha proseguito Giani -. In questo modo il fascismo potrà essere sempre connotato per l’ideologia negativa e pericolosa che è, mentre l’antifascismo potrà rimanere sempre vivo e vigile, un antifascismo attivo contro i negazionismi; ben venga quindi la proposta di legge popolare che condanna la propaganda e la diffusione di messaggi inneggianti a fascismo e nazismo con una recrudescenza delle pene e un’azione attiva. Infine vorrei anche sottolineare che la legge approvata sui risarcimenti alle famiglie delle vittime dei crimini di guerra nazifascisti trovi una concretezza, che non potrà esserci con il lassismo che oggi vediamo».
Inteso l’intervento del presidente dell’Associazione Martiri di Sant’Anna di Stazzema Umberto Mancini che ha ripercorso per grandi linee la storia del paese, dal tragico 12 agosto 1944, in cui persero la vita 560 fra donne anziani e bambini, e degli anni successivi che furono caratterizzati da un lungo silenzio delle istituzioni sui gravi fatti accaduti nel piccolo borgo in montagna di Stazzema, fino ad arrivare all’istituzione del Parco nazionale della pace nel 2001, oggi una realtà importante per una prospettiva futura di costruzione di una società civile dedita alla pace e al dialogo fra i popoli. La conclusione della cerimonia è stata toccante, sotto le note dell’inno nazionale eseguito dai bambini del Coro delle voci bianche del Festival Puccini di Torre del Lago, mentre come ogni anno i ragazzi del Campo della pace, un’iniziativa che favorisce l’incontro fra studenti italiani e tedeschi, hanno concluso la giornata di interventi inerenti la pace, la memoria e i diritti inviolabili dell’uomo.
Presente alla cerimonia, tra gli altri, anche il sindaco di Lucca Mario Pardini. “Quest’anno a Sant’Anna di Stazzema i 12 rintocchi della Campana della Memoria hanno concluso una cerimonia molto sentita, molto partecipata e molto emozionante – ha detto -. Ottant’anni sono passati, ma per fortuna la memoria di quella tragica mattina è forte, grazie all’impegno di chi – in tutto questo tempo – ha lavorato per mantenere il ricordo di quello che è stato uno dei più orribili crimini contro l’umanità della Seconda Guerra Mondiale: 560 persone – fra cui bambini, donne ed anziani – trucidate dalla ferocia nazifascista. Insieme a tanti altri sindaci oggi ho partecipato perché questo tragico evento non è solo un cerimoniale, ma un esercizio di memoria per la coscienza storica maturata nei decenni successivi, che hanno visto la rinascita delle grandi democrazie occidentali ed un dovere per alimentare la speranza di un futuro di pace e libertà per le nuove generazioni”.

