Revocate le misure di accoglienza dopo l’allontanamento dal centro, il Consiglio di Stato accoglie il ricorso

Un cittadino pakistano si era allontanato per dieci giorni dalla struttura dove alloggiava, la prefettura aveva respinto l’istanza di riammissione
Non torna per 10 giorni nella struttura di accoglienza dove è alloggiato e gli vengono revocate le misure concesse.
Ma un cittadino del Pakistan ha chiesto e ottenuto giustizia dal Consiglio di Stato, dopo che anche il Tar aveva confermato la validità del provvedimento emesso dalla prefettura di Lucca.
I fatti risalgono al giugno 2022. Dopo la prolungata assenza l’uomo aveva presentato le sue ragioni alla prefettura chiedendo istanza di riammissione nel centro di accoglienza. L’ufficio territoriale del governo aveva però ritenuto insussistenti le ragioni di caso fortuito, forza maggiore e gravi motivi personali per il mancato ritorno in struttura.
Lo stesso aveva fatto ricorso al Tar per violazione delle garanzie alla partecipazione al procedimento amministrativo, per l’omessa comunicazione dell’avvio del procedimento, l’eccesso di potere per difesto di istruttoria e la violazione della direttiva Ue.
Il Tar ha respinto l’istanza cautelare ed è arrivato un ulteriore ricorso al Consiglio di Stato, che stavolta ha dato ragione al ricorrente sia sui temi dell’omessa comunicazione dell’avvio del procedimento sia per il difetto di istruttoria.
Il Consiglio di Stato ha così annullato il provvedimento di revoca delle misure di accoglienza previste per il migrante.