Scontri politici a Lucca, per il Questore “nessun rischio di violenze”. Occhio vigile sul Toscana Pride del 7 settembre

16 agosto 2024 | 11:33
Share0

Il corteo che si concentrerà in viale Cavour potrà entrare simbolicamente in centro per percorrere un tratto di Mura, ma non sfilerà in Fillungo. Caso Palmeri: “La questione non è passata inosservata”

Incremento delle recrudescenze di violenza politica nel nostro paese? Possibile, complice la situazione geopolitica e le divergenze tra partiti e movimenti su temi forti e importanti che, in varie situazioni, hanno portato all’innalzamento del livello del dibattito in alcune città italiane.

A Lucca, da questo punto di vista, la situazione è sotto controllo e il tutto rientra sempre all’interno della normalissima dialettica politica che non trascende nell’aggressività fisica.

Un banco di prova sarà la manifestazione del Toscana Pride 2024 che si terrà a Lucca sabato 7 settembre.

È questo la situazione descritta dal Questore di Lucca Edgardo Giobbi, che sull’argomento si avvale della preziosa attività informativa della Digos: “Dalle attività informative – spiega -, non si evidenziano situazioni che possono far pensare ad un innalzamento delle violenze attribuite a movimenti politici. Tutto rientra all’interno della normale dialettica. Noi comunque monitoriamo la situazione, il vero banco di prova sarà la manifestazione prevista il 7 settembre”.

Per la data di sabato 7 settembre, in cui si svolgerà la Toscana Pride a Lucca, è prevista la presenza di almeno 15mila persone. Un dato importante che obbliga le forze dell’ordine ad un’attenta pianificazione della manifestazione. Considerando inoltre che in quel weekend si terranno anche la manifestazione Murabilia e tutti gli eventi collegati al Settembre lucchese.

“Abbiamo avuto un intenso dialogo con gli organizzatori della manifestazione – precisa il Questore – I rapporti sono stati cordiali e con spirito di collaborazione. Loro hanno presentato un percorso del corteo e abbiamo cercato di venirgli incontro e contemporaneamente di non creare disturbo alle altre manifestazioni che si svolgeranno in contemporanea quel weekend. Il corteo, che partirà da viale Cavour, potrà entrare simbolicamente all’interno del centro storico di Lucca ed è previsto un percorso di 100 metri sulla passeggiata delle mura, in una zona che al momento è transennata per alcuni lavori in corso. Non ci sarà, come era stato inizialmente richiesto, il passaggio in via Fillungo: impensabile un corteo di 15mila persone in quella strada”.

Monitoraggio attento, da parte delle forze di polizia, anche dei gruppi che sono nati o stanno nascendo intorno a questa manifestazione. Alcuni sono nati appositamente per condannare l’arrivo del gay pride a Lucca, altri per sostenerlo (come il caso di Santa Frocia, provocatoriamente in contrapposizione alla Santa Croce). Per adesso, comunque, la dialettica si è limitata a prese in giro, a qualche manifesto e a prese di posizione sui social.

“Ripeto, per adesso tutto rientra all’interno del normale dialogo politico – aggiunge il Questore -. Le nuove associazioni vengono monitorate proprio per evitare che non si trascenda in episodi di aggressività. Monitoriamo anche i gruppi che sono all’interno del corteo, perché in alcuni casi ci sono stati degli scontri anche tra di loro. Attualmente quella che ci attendiamo a Lucca il 7 settembre è una normale manifestazione pacifica. Ma il monitoraggio prosegue”.

Nell’ambito politico in queste ultime settimane l’attenzione si era inoltre concentrata sulla festa della tifoseria della Lucchese in cui c’è stato l’intervento video e audio dal Donbass di Andrea Palmeri, ex capo ultrà dei Bulldog e latitante lucchese condannato in via definitiva in Cassazione: “Su Palmeri attualmente pende un mandato di arresto europeo del tribunale di Genova – precisa il Questore – Naturalmente abbiamo monitorato anche questa situazione, ma neanche noi sapevano della possibilità di un un collegamento dal Donbass. Naturalmente la questione non è passata inosservata”.