Cinghiale, Libera Caccia Lucca: “Agevolazioni per le squadre impegnate nella selezione”

“Come presidente provinciale Libera Caccia Lucca e vice presidente vicario nazionale ritengo sia giunto li momento di agevolare in ogni modo possibile i cacciatori iscritti alle squadre di caccia al cinghiale in braccata e abilitati alla caccia di selezione della specie cinghiale durante la prossima stagione venatoria”. A parlare è Sisto Dati.

“Stiamo attraversando unmomento particolare nel nostro territorio e anche a livello nazionale a causa del diffondersi della peste suina, sono stati adottati provvedimenti straordinari ai quali devono corrispondere altrettante misure eccezionali – prosegue Sisto Dati – I cacciatori sono chiamati a uno sforzo maggiore, in considerazione dei periodi di caccia al cinghiale che nell’attuale calendario venatorio sono fissati dal 2 ottobre al 31 gennaio su tutto il territorio regionale e nazionale. La nostra categoria come sempre risponderà alla chiamata delle istituzioni e svolgerà il proprio lavoro al massimo della sue forze e cercando di raggiungere tutti gli obiettivi di contenimento previsti dai piani di abbattimento, occorre però favorire questo sforzo rispettando le regole vigenti”.

“Per questo si richiede all’Atc Lucca 12 che elimini per questa stagione venatoria la quota di iscrizione pari a 10 euro a cacciatore necessaria per il ritiro dei registri, agevolando il lavoro dellesquadre che avranno più risorse da impegnare per un periodo di caccia più lungo. Altra misura prevista dall’attuale regolamento e che l’Atc Lucca 12 non ha mai deciso di attuare rispetto agli altri Atc toscani, è quella di riservare la possibilità agli iscritti alle squadre di caccia al cinghiale e abilitati alla selezione per la specie cinghiale, di poter cacciare nel buffer di 400 metri dalle zone vocate. Con questi due provvedimenti l’Atc Lucca 12 dimostrerà attenzione per una categoria di cacciatori particolarmente impegnata in questa stagione e dara un valido supporto alle squadre di caccia al cinghiale che saranno chiamate a riorganizzarsi con maggiori costi di gestione”.