Commozione ai funerali del maresciallo Stefano Bitti, morto a soli 45 anni

17 agosto 2024 | 12:01
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Commozione ai funerali del maresciallo Stefano Bitti, morto a soli 45 anni

L’elogio funebre letto dal comandante provinciale, colonnello Arturo Sessa: “Ha voluto lavorare con estrema dedizione fino agli ultimi giorni”

È stato celebrato ieri (16 agosto), il funerale del maresciallo ordinario Stefano Bitti, comandante del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Castelnuovo Garfagnana, deceduto a 45 anni per una grave malattia il 14 agosto scorso.

La comunità di Castiglione Garfagnana e l’Arma dei Carabinieri della Provincia di Lucca si sono stretti intorno la famiglia nel giorno delle esequie, nella parrocchia di San Bartolomeo Apostolo di Chiozza.

L’Arma dei Carabinieri ha espresso il suo cordoglio per voce del comandante provinciale, colonnetto Arturo Sessa, che ha letto l’elogio funebre, che riportiamo integralmente

Questo è il momento che un Comandante non vorrebbe mai vivere. L’ultimo saluto ad un suo militare, un suo straordinario collaboratore. Al Maresciallo Stefano Bitti, che ha servito nell’Arma dei Carabinieri per 24 anni con onore e disciplina fino a pochi giorni fa, quando una tremenda malattia lo ha strappato all’amore della mamma Grazia, della sorella Federica, della moglie Valentina e dei figli Niccolò ed Edoardo e ai tanti amici e colleghi che lo hanno conosciuto in oltre 20 anni di servizio in Garfagnana dove Stefano era arrivato da giovane carabiniere nel 2002 a Camporgiano. Nel 2007 viene trasferito a Castelnuovo Garfagnana prima alla Stazione e poi al Nucleo Comando della Compagnia dove rimane fino al 2017 quando vince il concorso da Maresciallo e dopo 9 mesi di corso a Velletri viene trasferito a Borgo a Mozzano prima come addetto e dopo un anno da comandante. Nel 2019 il Trasferimento alla Stazione di Castelnuovo Garfagnana e nel 2021 all’Aliquota Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile di cui assume il comando il 16 maggio scorso.
Dai racconti dei colleghi ho scoperto che Stefano era a conoscenza della grave malattia dal 2019 e, nonostante le cure ospedaliere che era costretto a seguire, ha voluto lavorare con estrema dedizione fino agli ultimi giorni con impegno, passione e spirito di sacrificio.
Immaginate che nonostante le sue condizioni di salute Stefano quest’anno si era assentato per riposo medico solo 21 giorni.
Questo sintetizza l’attaccamento all’Arma, l’amore per questa uniforme e la dedizione al servizio dei cittadini che, come sa bene la moglie Valentina e i colleghi che hanno lavorato al suo fianco, era la sua stella polare.
Ho incontrato Stefano il 21 giugno scorso durante la visita alla Compagnia di Castelnuovo e ricordo bene le sue parole con cui descriveva le attività che stava svolgendo e programmando con l’aliquota operativa.
Mi raccontavano i suoi colleghi della sua straordinaria memoria, ricordava benissimo tutte le matricole dei militari del reparto, la sua grande conoscenza informatica e la disponibilità sempre verso tutti.
Stefano svolgeva il suo incarico in silenzio, proprio come il lavoro quotidiano di tanti carabinieri, che lontano dai clamori mediatici, ottengono i risultati più concreti nel rassicurare i cittadini e garantire la serena convivenza civile.
Il ricordo di Stefano costituisce per tutti una dolorosa ma preziosa eredità e ci sollecita a proseguire sulla via del dovere. Il dovere di un Carabiniere non si fonda solo sulle grandi operazioni di polizia ma si traduce anche in piccoli gesti verso chi ci sta accanto e verso la collettività. Quei piccoli gesti che la comunità garfagnina conosce bene.
A tutti familiari di Stefano, rivolgo il cordoglio di tutti i militari del Comando Provinciale di Lucca e della Legione Toscana, che in questa triste giornata hanno voluto stringersi attorno a Voi per dimostrarvi solidarietà e vicinanza per la scomparsa di Stefano.
Ai figli Edoardo e Niccolò siate fieri di vostro padre e dell’esempio di grande uomo e militare che vi lasciato.
Stefano, a te il mio ultimo saluto in una sola parola: Grazie! Grazie per tutto quello che hai fatto per l’Arma, per i cittadini e per la tua famiglia.