Escursionista scivola per 110 metri in un dirupo e muore
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Le ricerche dell’uomo erano iniziate nella serata di ieri (16 agosto) dopo che non era tornato al Rifugio Del Freo
È finita in tragedia, con il ritrovamento del cadavere, la ricerca, a Mosceta, di un uomo che nella giornata di ieri era partita dal rifugio Del Freo, intorno alle 15, per un’escursione sulla cengia dei Partigiani e che non aveva fatto ritorno alla struttura.
La ricerca dell’uomo, un 34enne originario di Mantova, ha impegnato il Soccorso Alpino e Speleologico Toscano, i carabinieri, i vigili del fuoco del comando di Lucca, la Guardia di Finanza con la tecnologia Imsi Imei catcher e il personale dell’aeronautica militare. In un secondo momento è partita anche la squadra dei vigili del fuoco da Pietrasanta che ha raggiunto il resto dei soccorritori al campo sportivo di Retignano prima e successivamente al Rifugio del Freo. Sul posto sono intervenute anche squadre con personale Speleo alpino fluviale, i piloti di droni e un Ucl dei vigili del fuoco dalle province limitrofe.
Le squadre del Soccorso Alpino e Speleologico Toscano da terra hanno pattugliato l’area e perlustrato a piedi i ripidi pendii del Pizzo delle Saette e l’elicottero dell’aeronautica HH-139B ha operato tutta la notte utilizzando termocamere e sistemi di localizzazione del segnale del telefono cellulare per individuare il disperso.
La ricerca è terminata questa mattina (17 agosto) alle 8 con il ritrovamento del corpo senza vita dell’uomo dal personale dell’elicottero Pegaso, 110 metri sotto ad una cresta che unisce la Pania della Croce al Pizzo Saette. I tecnici del Soccorso Alpino, ricevuto il nullaosta dell’autorità, si sono occupati del recupero della salma.
La salma, per il trasferimento all’obitorio dell’ospedale Versilia della salma del giovane escursionista, è stata recuperata con l’elicottero Drago dei vigili del fuoco a Molazzana, in Garfagnana.
Si dovrebbe trattare di un 34enne originario della zona di Mantova ma l’uomo non aveva addosso documenti.