Lutto a Seravezza per la morte del maestro Narciso Lega

Le esequie sono in programma domani (5 settembre) alle 15,30 nel duomo dei Santi Lorenzo e Barbara

È morto ieri (3 settembre) all’età di 99 anni Narciso Lega, una delle figure storiche di Seravezza, pur avendo origini emiliane. Nato il 10 agosto del 1925 a Conselice, in provincia di Ravenna, si era trasferito a Seravezza dove aveva insegnato per lunghi anni alla scuola elementare del paese. Un legame con questa terra che è stato sempre molto forte, tanto da condurre anche un certosino lavoro di ricerca che è sfociato in una ricchissima foto raccolta che documenta la storia del paese.

Da anni il maestro Lega viveva alla Rsa Pio Istituto Campana, dove si era ritirato anni fa con la figlia Giovanna, a seguito della morte della moglie, la maestra Iva Berti deceduta nel 1998. Appena due anni dopo un altro grave lutto lo aveva colpito, con la perdita prematura della figlia Giovanna. La sua mente lucidissima e la sua passione per l’insegnamento lo avevano mantenuto sempre attivo, anche negli ultimi anni, leggendo un’infinità di libri e divenendo un punto di riferimento per il Pio Campana dove era molto più che un ospite.

“Una persona eccezionale – commenta il presidente della Rsa Daniele Spina – ero passato a salutarlo proprio la sera prima della sua scomparsa e lo avevo trovato come al solito intento a leggere un libro, sereno e di buonumore. Del maestro Lega va ricordata anche la sua grandissima generosità verso il paese, per fare due esempi la donazione di un mezzo alla Misericordia e di fondi al nostro istituto, grazie ai quali sono stati acquistati i locali che ospitano gli uffici, intestati proprio alla figlia Giovanna. Un uomo capace di tessere sempre ottimi rapporti con tutti, come ha dimostrato anche in questi anni con il personale e con gli altri ospiti”.

La notizia della morte del maestro ha destato grande cordoglio in paese e a ricordarne la figura, facendosi portavoce di un sentimento comune, è il sindaco Lorenzo Alessandrini.

“Narciso Lega era l’ultimo rappresentante di una generazione di maestri, tra cui mio padre – commenta il primo cittadino – che hanno fatto la storia del circolo didattico di Seravezza. Un uomo di una grandissima delicatezza umana e di una sconfinata cultura e curiosità. La sua vivacità intellettuale ha fatto sì che, una volta presa la decisione di vivere al Pio, divenisse promotore di iniziative che coinvolgevano gli altri ospiti, nella certezza che non ci sono limiti di età alla crescita personale. Proprio quella scelta di vivere al Pio fu accompagnata da gesti di generosità che lo portarono a donare tutto quanto era nell’abitazione. Io stesso, all’epoca vicino di casa, ricevetti in dono i suoi dischi in vinile”.

A proposito di generosità, va ricordata l’importante donazione alla Misericordia di Seravezza, avvenuta nel 2019, per l’acquisto di un pulmino destinato al trasporto di disabili. Un gesto di amore verso il paese e la Confraternita che lo nominò confratello emerito.

A ricordarlo con affetto è anche l’attuale governatore: “Con la scomparsa del maestro Lega – commenta Luca Antonucci – se ne va un pezzo importante della storia di Seravezza. Tra l’altro gli ero particolarmente legato in quanto è stato il mio maestro ed ero andato a trovarlo anche il mese scorso, in occasione del suo compleanno. Oltre a questo ricordo personale, desidero esprimere il cordoglio della Misericordia, con profonda gratitudine per quanto ha fatto sia da benefattore sia per le sue ricerche storiche che hanno interessato anche questa nostra realtà”.

Una passione che lo portò, appunto, anche a condurre approfondite ricerche sulla storia locale, sfociate in una serie di fascicoli che rappresentano sempre un ottimo strumento per risalire alle informazioni inerenti la storia di Seravezza. Attaccamento al paese dimostrato anche attraverso l’attività di consigliere e segretario della locale Pro Loco.

Le esequie sono in programma domani (5 settembre) alle 15,30 nel duomo dei Santi Lorenzo e Barbara. Dopo la cremazione riposerà nel cimitero del paese, a fianco della mamma, della moglie Iva e della figlia Giovanna.

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