Il Dna riapre un caso dell’omicidio di una prostituta: 49enne di Porcari rinviato a giudizio

Isabel Cristina Macarthy fu ritrovata cadavere nel suo appartamento in un lago di sangue il 19 aprile del 2008 ma le indagini non avevano portato a nulla fino alla svolta dalle tracce lasciate sul corpo
Si riapre dopo 16 anni il caso dell’omicidio di una prostituta avvenuto a Montecatini Terme 16 anni fa grazie alla prova del Dna.
Il gup del tribunale di Firenze, Luca Gaspari, come riferiscono le agenzie, ha rinviato a giudizio con l’accusa di omicidio volontario il 49enne residente a Porcari e originario di Brindisi Pasquale Buccolieri, di professione autostrasportatore. È imputato di aver ucciso Isabel Cristina Macarthy, 47enne prostituta brasiliana, accoltellata più volte il 19 aprile 2008 nella sua casa di Montecatini.
La donna, che esercitava la professione in un appartamento della cittadina termale, fu ritrovata seminuda e in un bagno di sangue con il corpo colpito da una serie di coltellate. La morte è sopraggiunta, così stabilì il medico legale, per dissanguamento.
Le indagini, condotte dalla squadra mobile di Pistoia e dagli investigatori del commissariato di Montecatini, non hanno dato esiti per molti anni nonostante interrogatori e rilievi,.
L’esame del Dna, però, eseguito grazie ad alcune tracce di saliva del presunto assassino trovate sulle calze della vittima, hanno portato a individuare l’uomo il cui codice genetico sarebbe compatibile. Pasquale Buccolieri, appunto, da molto tempo residente in Lucchesia, sarebbe per gli inquirenti la persona a cui corrisponderebbe il Dna che l’assassino ha lasciato sugli indumenti della vittima.
Inoltre, una compatibile corrispondenza della sua arcata dentale rispetto ai segni di morsi lasciati sempre dall’assassino sul corpo della donna e altre prove ambientali raccolte nel corso degli anni, avrebbero convinto la procura di Pistoia a chiedere il rinvio a giudizio del camionista.
Secondo le indagini, l’imputato avrebbe conosciuto la vittima da tempo. Il processo si aprirà il prossimo 26 novembre. All’udienza preliminare il figlio e il fratello della vittima si sono costituiti parte civile.