Docente di religione da 14 anni ma sempre precario: sarà risarcito

Il giudice del tribunale di Lucca ha riconosciuto otto mensilità arretrate all’insegnante
Docente di religione, in possesso di regolare titolo di idoneità all’insegnamento rilasciato dal vescovo, ma sempre precario.
L’insegnante ha deciso di portare in tribunale il ministero dell’istruzione per vedersi riconosciuta la continuità nei diversi contratti a tempo determinato, ampiamento superiori al limite di 36 mesi consentivo.
Il docente ha chiesto la condanna del ministero al risarcimento del danno per una situazione che andava avanti ormai dall’anno scolastico 2010/2011.
Il giudice, dottoressa Alfonsina Manfredini, davanti alla quale è stato incarcinato il giudizio, ha richiamato una pronuncia del tutto sovrapponibile al caso e che richiama le decisioni della Corte di Cassazione che in più occasioni ha ribadito l’impossibilità della trasformazione del rapporto a tempo indeterminato ma il diritto al risarcimento danni.per “abuso nell’utilizzazione della contrattazione a termine”.
Sul quantum del risarcimento è la stessa Corte di Cassazione che nel tempo ha stabilito i criteri. Nel caso in eseame, tenuto conto dei 14 anni di lavoro a tempo determinalto e al netto del trienno iniziale restano undici anni che determinano l’indennità in 8 mensilità cui si aggiungono gli interessi legali dalla sentenza al saldo effettivo. Il ministero dovrà anche rimborsare le spese di lite per competente prosessionali e per rimborso spese forfaittario.