Fermata a Parigi ieri dalla Gendarmeria: il babbo di Anastasia in partenza per riportare la figlia a Viareggio
Il padre: “Per quanto ne so Paul è libero”
Il babbo di Anastasia Ronchi si sta organizzando per partire per la Francia dopo che, ieri sera, la figlia è stata fermata dalla Gendarmeria e portata in una struttura protetta. Per la ragazza, rintracciata venerdi scorso grazie a una segnalazione di un telespettatore di Chi l’ha visto?, erano comunque, fino a domenica, sempre in corso le ricerche, non avendo nessuno avvisato le autorità, tanto che il padre si era visto costretto a integrare la denuncia di scomparsa dai carabinieri, che avevano poi diramato il tutto all’Interpol.
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“Sto cercando due voli nella stessa giornata, uno in partenza di prima mattina e l’altro per il ritorno nel pomeriggio – spiega il padre Giancarlo alla nostra redazione -. Non posso fermarmi per la notte a Parigi, e pernottare in un albergo, sarebbe troppo pericoloso, viste le precedenti fughe di mia figlia”.
Il genitore non partirà da solo, ma con un professionista esperto di cui fidarsi ciecamente: “Mia moglie resta a casa, a Viareggio, il suo stato di salute, compromesso da questi oltre 40 giorni in cui non sapevamo dove fosse finita Anastasia, l’hanno debilitata, sia fisicamente che psicologicamente”.
“Anastasia, da quanto appreso – aggiunge il babbo – ieri ha pianto, del resto è noto che si sia innamorata di Paul, quando le autorità transalpine l’hanno identificata, portata via e messa in sicurezza. Appena rientrati a Viareggio dovremo portarla all’ospedale Versilia, poi verrà deciso quale sia la struttura migliore dove ricoverarla, per uscire da questo tunnel”.
E Paul Luisotti?
“Per quanto ne so è libero, ed è rimasto a Parigi”.
Nessun reato, al momento, come, a titolo di esempio, sottrazione di minore, gli è infatti stato contestato: la denuncia del padre ai militari dell’Arma, inoltrata proprio ieri all’Interpol e che ha permesso alla polizia francese di ritrovare la ragazzina di 16 anni, era solo per la scomparsa di Anastasia.