Studio Arianna |
1 - Newsletter
/
Cronaca
/

Un test olfattivo per la diagnosi precoce del Parkinson: si può fare in ospedale o dal medico di famiglia

28 ottobre 2024 | 15:44
Share0
Un test olfattivo per la diagnosi precoce del Parkinson: si può fare in ospedale o dal medico di famiglia

Lo studio presentato al Noa

Un test olfattivo effettuato dal proprio medico di famiglia o all’ospedale Apuane, associato a innovative analisi biochimiche svolte sul materiale biologico di un tampone nasale, possono aprire la strada alla diagnosi precoce della malattia di Parkinson.

È questo l’ambizioso obiettivo dello studio Arianna, l’iniziativa di diagnosi precoce che ha come responsabile il dottor Carlo Maremmani dell’unità operativa di Neurologia dell’ospedale Apuane.

Lo studio è stato presentato ufficialmente, in un incontro aperto al pubblico, lo scorso 26 ottobre all’ospedale Apuane.

L’iniziativa promossa dall’Asl Toscana nord ovestconta sulla collaborazione dei medici di medicina generale della provincia di Massa Carrara e della Versilia, dell’unità operativa di Otorinolaringoiatria dell’ospedale Apuane, del dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Verona, dell’Istituto di Fisiologia clinica – Cnr di Pisa, nonché sul contributo organizzativo dell’Ordine dei Medici della Provincia di Massa Carrara e della Fondazione dottor Ezio Pelù Massa.

Adesso può partire la campagna di reclutamento dei cittadini che potranno beneficiare delle nuove prospettive legate alla diagnosi precoce del disturbo offerte da questo progetto.

Lo studio Arianna è rivolto a persone in buona salute con olfatto normale o con riduzione dell’olfatto di età compresa tra 45 e 75 anni – tra cui anche i familiari dei malati di Parkinson – che vogliano partecipare.

Per farlo, è sufficiente contattare la segreteria dello studio Arianna al numero 376 19 58 033 oppure inviare una mail all’indirizzo noa@studioarianna.eu.

È anche possibile iscriversi chiedendo al proprio medico di famiglia. La diagnosi precoce-premotoria della malattia di Parkinson è il punto di partenza per il successo dei trial clinici riguardanti farmaci innovativi per questa patologia.