Ha l’obbligo di firma e dà in escandescenze in questura: arrestato. Il sindaco: “Non può andare avanti così”

Protagonista dell’ennesimo episodio il 51enne noto per i reiterati episodi di molestie, minacce e ubriachezza in centro storico. Alla direttissima rinnovata la misura della presentazione in questura
Ancora un episodio grave che ha riguardato il noto personaggio che da anni si rende protagonista di episodio di ubriachezza molesta, aggressioni e minacce in pieno centro storico nella zona di piazza San Michele.
Il 51enne, destinatario di più provvedimenti del questore che gli impedirebbero la presenza all’interno delle mura e che è in attesa di giudizio (fra l’altro) per le reiterate violazioni a questi provvedimenti ha, come misura cautelare, l’obbligo di firma quotidiano in questura.
Ieri sera (28 ottobre) si è recato nella sede di viale Cavour per adempiere all’obbligo e, visibilmente ubriaco, ha prima iniziato ad urlare chiedendo insistentemente al poliziotto in servizio del nastro isolante, quindi ad inveire contro le altre persone presenti nella sala d’attesa. Gli agenti hanno tentato di ricondurlo alla calma ma ha continuato a dare in escandescenze fino ad aggredire fisicamente, spingendolo violentemente verso l’interno della Questura,il dirigente Roberto Femia che lo stava accompagnando fuori dai locali della questura.
A quel punto si è deciso per l’arresto dell’uomo, che alle minacce di morte accompagnava calci e pugni e questa mattina (29 ottobre) si è svolta la direttissima nella quale è stato stabilita la liberazione e, nuovamente, l’obbligo di firma in attesa del nuovo giudizio.
Il commento del sindaco
“Ci risiamo – dice oggi Mario Pardini -. Un noto personaggio famoso per i suoi trascorsi di ubriachezza molesta, aggressioni, minacce, danneggiamenti di proprietà – e chi più ne ha più ne metta – nella zona di piazza San Michele, si è reso protagonista per l’ennesima volta di un’aggressione, stavolta ai danni di un dirigente della Questura di Lucca, dove si trovava per l’obbligo di firma dopo aver aggredito qualche giorno fa una guardia giurata e per numerose violazioni di ordinanze restrittive. A quel punto, giustamente, è stato arrestato. Il problema è che questa mattina tale individuo era nuovamente a piede libero. Quindi anche questa volta non il carcere, bensì l’obbligo di firma, nota bene, nello stesso luogo – la Questura di Lucca – dove ha compiuto l’aggressione di ieri. Nell’esprimere la massima solidarietà alle forze dell’ordine, posso solo dichiarare – per l’ennesima volta e con grande rammarico – che la situazione così non può andare avanti”.