Condannati in Appello per rapina impropria, la Cassazione annulla l’imputazione

Per due dei componenti della ‘banda dell’acetilene’ annullamento senza rinvio della sentenza di secondo grado: la pena andrà rideterminata sulla base delle altre accuse
Non sconteranno la pena per rapina impropria due componenti della ‘banda dell’acetilene’, Ilie Bogdan Popescu e Daniel Constantin Hosu.
La Corte di Cassazione, infatti, ha accolto il ricorso dei due imputati, condannati in sede di Corte d’Appello per rapina impropria, dopo la riqualificazione del reato originariamente contestato come furto aggravato, ricettazione, resistenza e lesioni.
La Corte ha riconosciuto la violazione dell’articolo 521 del codice di procedura penale che prevede il divieto di aggravamento dell’imputazione in totale assenza del contraddittorio. Il principio è stato ribadito più volte dalla Cassazione: “Per aversi mutamento del fatto occorre una trasformazione radicale, nei suoi elementi essenziali, della fattispecie concreta nella quale si riassume la ipotesi astratta prevista dalla legge, sì da pervenire ad un’incertezza sull’oggetto dell’imputazione da cui scaturisca un reale pregiudizio dei diritti della difesa”.
In particolare la Cassazione contesta la possibilità di riqualificazione del reato in Appello laddove il primo grado si è svolto con rito abbreviato “posto che l’imputato dovrebbe accettare un rito diverso da quello ordinario per una imputazione che non era quella originaria che, se fosse stata ritualmente contestata, avrebbe potuto portarlo a scelte processuali diverse”.
Proprio nel caso in questione l’imputato aveva scelto di difendersi optando per il rito abbreviato in relazione a una contestazione di tentato furto ed era “imprevedibile che il reato potesse configurarsi invece come tentata rapina”.
Di qui l’annullamento della sentenza di appello e di quella di primo grado senza rinvio con trasmissione degli atti al pubblico ministero per Popescu e Hosu per il reato di tentata rapina. La sentenza di appello, inoltre, viene annullata per il trattamento sanzionatorio con rinvio ad altra sezione della Corte di appello di Firenze per un nuovo giudizio sulla pena per i restanti reati.