Sospetto caso di malattia del Congo: i Nas all’ospedale di Lucca, prelevati i campioni da esaminare
Saranno analizzati dall’Istituto superiore di sanità. Il direttore dell’area malattie infettive Sani: “Non ci sono motivi di preoccupazione”
Sono stati i militari del Nas a ritirare, questa mattina (9 dicembre), i campioni prelevati all’uomo di 50 anni, ricoverato e poi dimesso dall’ospedale San Luca per una sospetta infezione da malattia del Congo, primo caso in Italia del misterioso virus.
I campioni saranno esaminati nei laboratori dell’Iss, Istituto superiore di sanità
Il paziente era stato ricoverato all’ospedale di Lucca, di ritorno da un viaggio nel paese africano, con sintomi riconducibili alla malattia. Guarito, sta bene, così come i familiari, come comunicato in una nota ufficiale dall’Asl Toscana nord ovest.
Della questione ha parlato il direttore dell’area malattie infettive Spartaco Sani: “Si tratta di un paziente che ha soggiornato in Congo per circa sei mesi per motivi di lavoro e che al rientro in Italia ha manifestato segni da sindrome influenzale per cui è stato ricoverato all’ospedale di Lucca alle malattie infettive da cui è stato dimesso, guarito, il 3 dicembre. Non si sono avuti i casi secondari”.
”La notizia di questa possibile nuova epidemia di un’infezione non conosciuta in Congo – prosegue Sani – è arrivata dopo la dimissione e tra l’altro il paziente, in ogni caso, ha risieduto in un’area molto distante da dove si è verificato il focolaio e quindi il rischio di una relazione con questa epidemia è estremamente bassa. In ogni caso sono stati inviati dei prelievi all’Istituto superiore sanità per ulteriori accertamenti. Peraltro una prassi simile viene fatta di solito regolarmente quando abbiamo situazioni simili con pazienti che ritornano dall’estero con sintomi di malattie infettivem per lo studio di arbovirus e febbri emorragiche virali. È stato fatto tutto a scopo cautelativo però direi che in questo momento non ci sono motivazioni di preoccupazione”.